Villaggio Sos, una grande famiglia in festa

Celebrato l’anniversario dei 50 anni con i bambini e le mamme di ieri e oggi. Demattè: «Spazio che accoglie le diversità»


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Una giornata gioiosa, tanti bambini, tanti ragazzi, tante risate, tanto divertimento. Questo è stato il 50° anniversario, celebrato nella sede di Gocciadoro, del Villaggio Sos di Trento, nato nel 1963 grazie ad una geniale intuizione di Herrmann Gmeiner, fondatore del progetto. In questi 50 anni sono stati aiutati moltissimi bambini a superare difficili situazioni grazie all’aiuto delle mamme e delle zie del Villaggio, senza dimenticare gli innumerevoli operatori e volontari che hanno dato il loro prezioso contributo.

A questa giornata di festa hanno partecipato anche molte autorità tra cui l’assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, l’assessore comunale alle politiche sociali e pari opportunità Violetta Plotegher e il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, quest’ultimo in particolare è ben conosciuto al Villaggio, visto che partecipa regolarmente da qualche anno al “Partitone”, una 24 ore di calcio e pallavolo organizzata al Villaggio Sos.

E’ il presidente del Villaggio Sos Giuseppe Demattè ad “aprire le danze”: «Vogliamo celebrare questo 50° anniversario consapevoli che questo momento va condiviso non solo con i bambini, veri protagonisti di questo progetto, ma anche con le mamme, le zie, gli operatori e tutti i soci. Queste persone infatti non hanno mai fatto venir meno il loro aiuto, permettendoci così di poter continuare per tanto tempo. In questi 50 anni le cose sono cambiate ed ora arrivano bambini per motivi sempre più vari. Il villaggio è oggi tenuto ad accogliere bambini di culture diverse, con la necessità di ripensarsi e cambiare».

La mattinata continua con il ringraziamento, da parte di tutta la cittadinanza, rappresentata dal sindaco Andreatta che aggiunge: «Questo villaggio, a cui sono particolarmente legato, è parte integrante della città, è dentro la città stessa ed è un patrimonio per tutti i cittadini perché ha scelto di aprirsi e non di chiudersi nei loro confronti. I tempi sono cambiati e le famiglie anche, ci sono nuovi problemi e nuove richieste, l’augurio è quello di poter continuare così per altri 50 anni come fatto finora». C’è stata quindi la messa ed il pranzo, offerto dal Villaggio. Nel pomeriggio, spazio per giochi di ogni genere, dal tiro al bersaglio al calcio, dai percorsi ad ostacoli all’arrampicata. È stata un’occasione di divertimento per i più giovani ma non solo, visto che sono tornati a visitare il Villaggio che li ha ospitati molti ex bambini, che hanno così potuto incontrare di nuovo mamme ed ex mamme, come fosse una riunione di famiglia.

Ce ne ha parlato il direttore del Villaggio Sos, Giovanni Odorizzi: «Un anniversario andato veramente bene. Il desiderio era riunire in una dimensione spontanea i protagonisti di quest’associazione, che sono veramente tante persone. Sono presenti molti ex bambini del villaggio, ormai di 45 anni, che sono venuti con moglie e figli. Un ringraziamento particolare va alle 31 mamme che in questi anni hanno reso possibile tutto ciò, in media ogni mamma ha operato qui per 8 anni. Non vanno però dimenticati educatori e volontari, che quotidianamente insegnano ai ragazzi a suonare la chitarra, lavorare il legno, ricamare e molte altre cose». Per oggi la festa è finita, ma il prezioso lavoro di mamme, zie, operatori e tutti gli altri continua, per regalare un’infanzia felice a chi forse non ne avrebbe la possibilità.













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