un bando da oltre 7 milioni  

Vigilanza e visite al Muse, riammessa la coop alla gara

TRENTO. «Il Consorzio Nazionale Servizi va riammesso alla gara». Così hanno deciso i giudici del Tar pronunciandosi sul ricorso presentato dalla cooperativa che era stata esclusa da una gara da oltre...



TRENTO. «Il Consorzio Nazionale Servizi va riammesso alla gara». Così hanno deciso i giudici del Tar pronunciandosi sul ricorso presentato dalla cooperativa che era stata esclusa da una gara da oltre 7 milioni di euro. La gara era quella indetta dalla Provincia per l’affidamento dei servizi di presidio, vigilanza e supporto alla visita del pubblico nelle sale espositive, attività educative di laboratorio e in aula, visita guidata alle sale espositive e attività di mediazione culturale del Muse. La gara prevedeva anche un secondo «lotto» ed era relativo ai servizi di accoglienza, informazioni e supporto al pubblico, biglietteria, call center, prenotazione attività museali e vendita nel muse shop da quasi 2 milioni e 600 mila euro. L’esclusione della Cns era stata decisa dalla Provincia per un ritardo sul versamento del contributo a favore dell’autorità nazionale anticorruzione. La coop aveva fatto un versamento da 140 euro, cifra che corrispondeva a quanto dovuto per partecipare al secondo lotto della gara e non di 200 euro che era quello che era previsto per il primo lotto. Accortasi dell’errore, aveva fatto il giusto versamento ma in ritardo di un giorno rispetto ai termini che erano stati indicati. Da qui l’esclusione. Per il Tar «il principio di massima partecipazione, assume un rilievo decisivo e la specifica clausola di esclusione contenuta nel bando di gara presenta profili di eventuale possibile nullità» e comunque non viene esclusa «la possibilità che anche il mancato adempimento, entro i termini di presentazione dell’offerta, dell’onere del pagamento del contributo Anac sia sanabile con il soccorso istruttorio». Da qui la decisione di sospendere l’efficacia dei provvedimenti impugnati e di riammettere la coop alla gara.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs