Un «wikipediano» per lanciare il Mart

In un anno riverserà sulla più nota enciclopedia online il patrimonio artistico e scientifico del museo roveretano



ROVERETO. Se cercate su Internet informazioni su - mettiamo un artista a caso - Depero, cosa fate? Quello che fanno tutti, risponderete: pagina Google, scrivo Depero, appare tra le tante la pagina Wikipedia e clicco su quella. Non è poi neanche tanto diverso da quello che si faceva prima dell'arrivo del web, quando si cercava in casa o in biblioteca l'enciclopedia e si andava alla voce sull'artista. Il Mart da ieri, e per sei mesi, avrà con sè un "wikipediano": si chiama Daniele Metilli, di Novara, ha 30 anni ed un curriculum importante: avrà il compito di portare i contenuti del museo sulla enciclopedia online mondiale. Migliorerà le voci sugli artisti, ne aggiungerà di nuove, porterà online immagini, documenti, renderà pubbliche e facilmente accessibili informazioni presenti nell'archivio del Mart. Potrebbe anche aprire una pagina su Rovereto nella sezione viaggi di Wikipedia (Wikitravel); non lavorerà solo sulle pagine italiane ma anche su quelle in inglese e in altre lingue.

Il Mart è il primo museo italiano a dotarsi di un "wikipediano"; è stato selezionato su una rosa di ben 107 ricercatori, con la collaborazione della Fondazione Bruno Kessler e di Wikimedia Italia, l'associazione che gestisce la parte italiana dell'enciclopedia. Metilli soggiornerà allo studentato di San Bartolomeo a Trento, in un alloggio messo a disposizione dall'Opera Universitaria.

«Un anno fa, all'incontro organizzato da Fbk a Rovereto sui media digitali, presi la palla al balzo e dissi che in un anno ci saremmo dotati di un wikipediano», dice la direttrice del Mart Cristiana Collu. Il Mart ha già una pagina su Wikipedia, Che come come tutte le pagine dell'enciclopedia online, può essere scritta, corretta, integrata e aggiornata da chiunque, e gli appassionati arricchiscono continuamente quella dedicata al museo. Il ruolo di Metilli sarà invece un altro. «Abbiamo bisogno di lui per portare online i contenuti che il Mart ha e che sono poco o nulla presenti in rete», spiega Collu. Un esempio viene da Cristian Consonni, vicepresidente di Wikimedia Italia. «Il primo museo al mondo a dotarsi di un wikipediano fu il British Museum, quando scoprì che la pagina wiki della Stele di Rosetta riceveva 5 volte le visite di quella del museo». Ma tutto ciò a cosa serve? Metilli dà un esempio. «La pagina in cinese sulla reggia di Caserta si limita a quattro righe e una foto: non dobbiamo stupirci se non ha visite». (m.s.)

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