L'INDAGINE

Trento Rise, spunta anche la terza inchiesta

La Procura sta indagando anche su altri incarichi affidati dal Consorzio di ricerca Nella seconda tranche coinvolto anche un noto avvocato bolzanino



TRENTO. Non solo maxiconsulenze milionarie, ma anche piccoli incarichi legali da qualche decina di migliaia di euro. Secondo quanto sta emergendo dalle indagini della Procura di Trento, coordinate dal procuratore Giuseppe Amato e dai sostituti Pasquale Profiti e Alessia Silvi, a Trento Rise venivano spesso piegate le norme per fare un favore agli amici ed elargire soldi. Almeno questa è la tesi accusatoria che, lo ricordiamo, deve ancora passare il vaglio di un giudice.

La seconda tranche dell’inchiesta è stata chiusa poco prima di Natale e vede indagate sette persone. Riguarda essenzialmente 7 persone cui la Procura ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini. Si tratta del responsabile dell’ufficio legale Michele Debiasi, 47 anni, dell’avvocato bolzanino Sergio Coletti, 66 anni, dell’ex presidente di Trento Rise Fausto Giunchiglia e delle dipendenti Francesca Cinardo, 31 anni, Anna Paola a Beccara, 34 anni, Maria del Carmen Jimenez, 43 anni e Angela Danieli, 31 anni. Sono indagati, a vario titolo, per reati che vanno dal falso del pubblico ufficiale alla truffa per arrivare alla turbativa di gara d’appalto. Come si ricorderà, Trento Rise era un consorzio per la ricerca, la formazione, l’innovazione e il trasferimento tecnologico costituito da due enti pubblici come l’Università di Trento e la Fondazione Kessler e finanziato dalla Provincia. +

L’attenzione degli inquirenti era partita dalla maxiconsulenza da 7 milioni e 474 mila euro affidata alla Deloitte. Questo incarico era al centro della prima tranche dell’inchiesta che vede indagate 6 persone, tra cui anche l’ex direttore generale della Provincia Ivano Dalmonego. Ma già si preannuncia un terzo troncone che riguarda sempre gli incarichi affidati dal Consorzio Trento Rise, anche in questo caso si indaga per truffa e turbativa d’asta.

Per quanto riguarda la seconda tranche chiusa il 24 dicembre, Coletti si era aggiudicato l’incarico di consulente legale di Trento Rise. E’ indagato per truffa insieme a Debiasi perché, secondo l’accusa, avrebbero predisposto insiemne i documenti per la liquidazione dei compensi a Coletti per attività che, in realtà, non sarebbero mai state svolte oppure sarebbero state svolte solo in parte. Nell’avviso di conclusione delle indagini si portano diversi esempi. Secondo l’accusa, le fatture sarebbero state gonfiate di alcune decine di migliaia di euro. Coletti, difeso dall’avvocato Beniamino Migliucci, adesso dovrà decidere se farsi interrogare e dare la sua versione dei fatti.

L’ipotesi di falso viene ipotizzata nei confronti di Debiasi, Giunchiglia e dell’ex dipende Cinardo perché avrebbero retrodatato l’atto con il quale veniva conferito l’incarico a Coletti per far figurare che la sua attività era iniziata dopo l’atto di conferimento e non dopo sei mesi. La stessa ipotesi di falso, a carico di Giunchiglia, Deniasi e dell’ex dipendente a Beccara, viene avanzata per due proroghe dell’incarico. Debiasi e le ex dipendenti Danieli, a Beccara e Jimenez sono indagate anche per turbativa di gara d’appalto perché avrebbero pilotato la procedura per conferire l’incarico a Coletti.













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