Trento: furti di slot machine, sgominata la banda

La squadra mobile di Trento ha sgominato una presunta organizzazione criminale rumena dedita ai furti di slot machine e cambia monete resasi responsabile - secondo l'accusa - di 54 colpi nel nord Italia



TRENTO. La squadra mobile di Trento ha sgominato una presunta organizzazione criminale rumena dedita ai furti di slot machine e cambia monete resasi responsabile - secondo l'accusa - di 54 colpi nel nord Italia fra settembre e dicembre 2010. L'indagine, coordinata dalla Procura di Rovereto, scattata all'indomani di una ventina di furti e danneggiamenti avvenuti in Trentino ai danni di esercizi commerciali, ha portato all'individuazione dei quattro presunti appartenenti alla banda, tutti rumeni, che partendo da Bussolengo (Verona) operavano nelle province di Trento, Piacenza, Reggio Emilia e Verona. Diciotto i colpi compiuti in Trentino nei mesi di settembre e ottobre 2010 imputati alla banda. Nel corso del blitz i rumeni sono stati bloccati e catturati nelle vicinanze di un ipermercato a Piacenza, mentre si preparavano a fuggire all'estero. Il bottino complessivo sarebbe di 200 mila euro.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs