Trentino: anche l'orsetto girovago finisce nel recinto del Casteller

Recuperato dalla Forestale e portato nell'area faunistica il cucciolo di orso avvistato più volte nei giorni scorsi. Secondo la Provincia si tratta di un'azione fatta per la sua incolumità. Nei giorni scorsi un'orsa adulta, Dj3, è stata rinchiusa perché pericolosa



TRENTO. L'orsetto avvistato varie volte nei giorni scorsi in Trentino è stato recuperato dal Corpo forestale e trasportato in un'area faunistica. Il cucciolo, a quanto riferisce la Provincia autonoma di Trento, è stato preso lunedì sera verso le 19 e portato nel centro del Casteller, alle porte di Trento, ''per garantirne la sopravvivenza'', viene spiegato.

La decisione è nata dagli esiti del monitoraggio condotto nel corso dell'ultima settimana, in cui per il cucciolo si è infatti registrato un crescente aumento degli avvistamenti nelle Giudicarie, da ultimo in fondovalle, a ridosso di strade ad alto scorrimento. In particolare nella giornata di ieri l'orsetto ha stazionato a lungo nella zona tra Villa Rendena e Verdesina, proprio in corrispondenza della strada provinciale, che ha attraversato diverse volte, mettendo a rischio la propria incolumità e quella delle persone in transito.

La settimana scorsa il personale forestale era intervenuto in diverse occasioni per consentirgli, nonostante fosse oggetto di comprensibile curiosità e di attrazione da parte dei residenti, di riguadagnare la via del bosco, per indurlo ad andare in contesti ambientali, come ad esempio l'alta val Manez, che non presentavano l'elevato rischio proprio di un fondovalle urbanizzato, com'è quello della val Rendena, con due strade ad alto scorrimento, una pista ciclabile, numerosi centri abitati. Va considerato che l'età dell'orsetto (circa 4 mesi) e le sue condizioni fisiche (minuto, di soli 7 chilogrammi) rendevano comunque assai improbabile la sua autonoma sopravvivenza in natura.

La crescente frequentazione di ambienti urbanizzati ne avrebbe in ogni caso modificato le caratteristiche comportamentali, con progressiva assuefazione all'uomo, quasi certamente in modo irreversibile. Collocato nell'apposita struttura esistente al Centro vivaistico-forestale del Casteller, l'orsetto si e' da subito nutrito volentieri, dimostrando di gradire gli alimenti resi disponibili e le cure prestate. Le analisi genetiche che verranno condotte nei prossimi giorni consentiranno di verificare l'identità del cucciolo.

Nei giorni scorsi anche l'orsa Dj3 era stata catturata e portata al Casteller dopo alcune scorribande nei centri abitati che hanno suggerito di applicare il protocollo previsto dal progetto Life Ursus sulla reintroduzione dei plantigrafi: quando un animale si rivela potenzialmente pericoloso per l'uomo, viene ridotto in cattività.

Del resto la convivenza tra orsi e popolazione in Trentino è stata spesso fonte di polemiche e divisioni tra chi chiede che gli orsi vengano comunque lasciati liberi, in quanto non pericolosi, e chi invece ne propone addirittura l'abbattimento in casi particolari. Di recente un escursionista ha filmato il proprio incontro ravvicinato con l'orso e postato il video su facebook, cercando di spiegare a tutti che l'animale non è pericoloso: "Dillo a tutti che sei buono", si sente nel video.













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