Travolta dalla valanga, salvata dagli amici 

Valeria Cogolato, 50enne di Marostica, stava sciando sotto il ghiacciaio della Fradusta quando c’è stato il distacco



TRENTO. È stata salvata dai suoi compagni d’escursione e dal alcune guide alpine che stava passando per quella zona. Tutti insieme hanno iniziato a spalare, liberando dalla valanga che l’aveva sommersa, Valeria Cogolato, 50enne vicentina di Marostica, che ora è ricoverata all’ospedale di Cavalese. Ha riportato diversi traumi, ma le è andata bene: travolta da una valanga, potrà raccontare quello che ha vissuto a parenti e amici. La prognosi è di dieci giorno

L’allarme valanga è scattato verso le 10.15 di ieri mattina dal gruppo delle Pale di San Martino. Ampio il fronte di neve che si è staccato e ha travolto una parte di un comitiva di scialpinisti veneti che stavano percorrendo un percorso fra il rifugio Rosetta e il ghiacciaio della Fradusta, sotto cima Fradusta. La comitiva si trovava circa a quota 2.700 metri quando c’è stato il distacco della neve che ha parzialmente travolto due degli escursionisti mentre ha completamente travolto Valeria Cogolato. L’allarme è stato dato immediatamente alla centrale unica per le emergenza, il 112, e sono subito partiti gli operativi. Il coordinatore dell’area operativa Trentino Orientale del soccorso alpino ha chiesto immediatamente l’intervento dell’elicottero che si è portato in quota con i soccorritori. Per fortuna la donna era già stata estratta. Gli amici - che sono stati aiutati da alcune guide alpine che passavano per la zona e si sono subito messe a disposizione - avevano già iniziato le ricerche di Valeria che era stata trovata e liberata dalla coltre di neve. Più veloce l’intervento per gli altri compagni rimasti parzialmente travolti.

Il personale dell’elisoccorso ha quindi caricato la donna sul velivolo e l’ha portata al pronto soccorso dell’ospedale di Cavalese. Qui è stata sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. La donna presenta alcuni traumi ma le conseguenze per lei sembrano, per fortuna, limitate. Già nell’immediatezza dei soccorsi, la donna rispondeva alle domande che le veniva poste e riusciva a spiegare anche le sue condizioni di salute. Pare abbia riportato degli stiramenti e la prognosi, come detto, è di 10 giorni.

Il resto del gruppo ha fatto ritorno alla base e quindi ha raggiunto l’ospedale fiemmese dove si trovava la loro amica. Ieri nella zona del Primiero, come in gran parte del Trentino orientale, il pericolo valanghe era di grado 3 ossia di grado marcato per la presenza di accumuli di neve ventata in quota e riscaldamento nelle ore più calde del giorno.

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