tragedia a castelnuovo

TRENTO. Ha perso la vita a poche centinaia di metri da casa, su quella strada che tante volte ha percorso ed attraversato. Là in via Venezia, sulla provinciale che da Castelnuovo porta a Borgo. Gemma...


di Marika Caumo


TRENTO. Ha perso la vita a poche centinaia di metri da casa, su quella strada che tante volte ha percorso ed attraversato. Là in via Venezia, sulla provinciale che da Castelnuovo porta a Borgo. Gemma Coradello, 76 anni compiuti lo scorso 6 gennaio, è stata investita e sbalzata in aria per alcuni metri.

L’incidente è avvenuto verso le 10 del mattino. Gemma aveva appena iniziato ad attraversare la strada, all’altezza delle strisce pedonali che collegano il parcheggio davanti alla farmacia e la macelleria Simonetto, sull'altro lato della via, quando per cause ancora da accertare è stata centrata da una Toyota nera guidata da una signora residente a Borgo, che procedeva in direzione Borgo. La dinamica, come detto, è al vaglio degli inquirenti. Forse un malore, forse una distrazione, tant'è che l'automobilista non ha visto Gemma e l’ha travolta. L’auto sembra non procedesse a forte velocità e si è fermata a pochi metri dall’impatto. A confermare la tesi anche alcuni automobilisti che precedevano la Toyota i quali, dopo la rotatoria, hanno svoltato proprio verso il parcheggio. Nonostante ciò, l’impatto è stato forte e l’anziana è stata sbalzata in aria per alcuni metri, rovinando a terra, sull’asfalto. Un colpo che non ha lasciato scampo alla donna. Immediata la richiesta d’aiuto dell’automobilista che, sotto shock, è subito scesa dalla vettura richiamando l’attenzione di chi si trovava nelle vicinanze e dei titolari della farmacia. A bordo anche i due bimbi, in tenera età.

A chi si è trovato a prestare i primi soccorsi la situazione è apparsa subito drammatica. Gemma era incosciente, a terra, e stava perdendo molto sangue. In pochi minuti sono arrivate due ambulanze e i mezzi dei vigili del fuoco volontari. Tra questi Claudio, figlio di Gemma. Inimmaginabile il suo dolore, celato dentro la divisa, quello di un figlio che deve prestare soccorso alla propria mamma. Da Trento è partito l’elisoccorso. Gemma è stata rianimata per mezz’ora, lì sull’asfalto, dagli angeli del soccorso. Minuti che parevano ore a chi attorno stava pregando perché tutto andasse per il meglio. Sul posto sono accorsi anche il marito, Giorgio Brendolise ed i parenti più stretti. L’anziana è stata caricata su un’ambulanza e portata nel prato vicino al bicigrill, dove l’attendeva l’elicottero. Quindi il viaggio verso Trento, verso l’ospedale Santa Chiara, e le speranze che si sono interrotte bruscamente, nel pomeriggio, quando ha cessato di vivere.

Sul luogo dell’incidente anche gli agenti della polizia locale della Bassa Valsugana e Tesino ed una pattuglia dei carabinieri di Borgo, che hanno svolto i rilievi. Tra le persone accorse anche il sindaco Ivano Lorenzin e il suo vice Novello Guerzoni. Qualcuno dei presenti sottolineava la pericolosità della strada. «Sì è vero, è un attraversamento abbastanza brutto perché passa inosservato nonostante la segnaletica».















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