Provincia di Trento, persa la fiction dei record

«Un passo dal cielo», successo Rai con Terence Hill: 6 milioni di spettatori «regalati» all'Alto Adige


Luca Petermaier


TRENTO. Chissà se il presidente Dellai si sarà morso le dita guardando i dati d'ascolto della fiction «Un passo dal cielo». Oltre 6 milioni di spettatori, share da record la domenica su Rai 1 e panorami mozzafiato sulle bellezze dell'Alto Adige. Uno spot territoriale succulento che la Provincia si lasciò scappare all'ultimo nel 2009, consegnando l'affare nelle mani di quel furbone di Durnwalder. Era dicembre, pochi giorni prima di Natale. Gli emissari della «Lux Vide» - società leader nella produzione di fiction in Europa, fondata nel 1992 dall'ex direttore generale della Rai Ettore Bernabei - avevano l'appuntamento decisivo in Piazza Dante con il presidente Dellai per definire gli ultimi dettagli di una trattativa iniziata molto tempo prima. Solo che Dellai - quel 22 dicembre - non si presentò, impedito da precedenti appuntamenti di lavoro. Fu così che quelli della «Lux» imboccarono l'A22 e bussarono alla porta del presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder offrendo a lui il business: 1,5 milioni di euro in cambio di 12 puntate girate (in esterni) tra la Val Pusteria, il lago di Braies e le Dolomiti di Sesto. Panorami unici, esaltati nella fiction da una fotografia magistrale che inviterebbe chiunque a prendere l'auto e partire per l'Alto Adige. Durni - che concesse ai produttori pochi minuti del suo tempo nella pausa di una giunta provinciale - non ci pensò su tanto: «Il tempo di un caffè e decisi» - conferma. «Del resto io le buone idee le riconosco subito». Come dargli torto. Qualcuno potrebbe dire: «E se fosse stato un flop?». Domanda legittima. Ma altrettanto legittimo è chiedersi com'è possibile che nessuno - all'interno del poderoso sistema della produzione territoriale trentina (a partire proprio da Trentino Marketing) - si sia accorto che dietro la fiction si nascondeva una straordinaria vetrina promozionale. Si narra (ma forse è leggenda) che uno degli ostacoli alla conclusione dell'affare sia stata la volontà di Dellai di fare vestire al protagonista (Terence Hill, che nel film interpreta una guardia forestale) la divisa degli agenti trentini. La produzione - di contro - avrebbe risposto picche trattandosi di una fiction rivolta al pubblico nazionale. Come siano andate le cose lo sanno solo il governatore e i suoi più stretti collaboratori. Sta di fatto che sapere oggi - nel pieno di un dibattito sollevato da questo giornale sull'effettiva capacità d'azione della società che deve promuovere il territorio nel mondo - che simili occasioni passano da noi ma le sfruttano gli altri non fa che alimentare i dubbi sull'efficacia del marketing trentino.













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