Provincia di Trento: ecco i consiglieri più produttivi

Bombarda il più prolifico in disegni di legge, Leonardi in interrogazioni


Robert Tosin


TRENTO. A Giorgio Leonardi (pidiellino all'opposizione) la palma come massimo produttore di interrogazioni, a Roberto Bombarda (Verde di maggioranza) quella di promotore di disegni di legge. Difficile stabilire la produttività dei consiglieri provinciali, ma i numeri alle volte aiutano a farsi un'idea di come viene affrontata l'attività legislativa da parte dei politici nostrani. Si trovano anche curiosità che meravigliano, tipo che Casna, consigliere della Lega, è il più ascoltato dalla giunta provinciale: ha presentato due disegni di legge e tutt'e due sono stati approvati. Casi limite, anche perché si tratta solo di due proposte. Al vertice delle proposte legislative si piazzano due consiglieri di maggioranza: Roberto Bombarda, che ha presentato 27 documenti ottenendo l'approvazione di 7; e Mattia Civico del Pd, che ha presentato 10 disegni ottenendo 3 approvazioni. In media risulta lui il più "ascoltato", visto che una sua proposta ogni tre diventa una legge della Provincia. Il podio lo condivide con un oppositore: Nerio Giovanazzi, anche lui promotore di 10 disegni di legge. Se Bombarda è il più produttivo, non ha la stessa fortuna di Civico e Giovanazzi come media di approvazione anche se non è distaccato di molto. C'è anche chi non ha presentato alcuna idea per migliorare il codex trentino: Panetta e Zanon dell'Upt, Delladio del Pdl, Paternoster (Lega), Eccher e Sembenotti (Civica per Divina). Gli ultimi due sono i più moderati, visto che il loro gruppo ha solo una manciata di documenti formalizzati all'assemblea. Le interrogazioni sono un altro indicatore di produttività, anche se pure qui bisognerebbe distinguere tra qualità e quantità. Comunque lo strumento di richiesta di informazioni ha quattro alfieri. Due stanno nel Pdl, con Leonardi recordman da 314 interrogazioni, mentre il collega Pino Morandini lo segue a 266. La Lega vive una sorta di testa a testa fra Claudio Civettini (276) e Alessandro Savoi (255). Ma anche Franca Penasa non sta a guardare: 143 le sue interrogazioni. I fanalini di coda sono in maggioranza, come è abbastanza ovvio. Tralasciando Kessler in quanto presidente del consiglio (zero interrogazioni), Mario Magnani del gruppo misto si è dimostrato il meno «curioso», con solo tre interrogazioni. Quattro ne ha presentate la Cogo, otto Ferrari, Zanon, Dalla Piccola. Salta agli occhi la «sete di sapere» di Bruno Dorigatti, Pd di maggioranza che pure ha messo sotto torchio la sua giunta per cinquanta volte. Corsa a parte, in maggioranza - ma lo dicevamo anche prima - fa Roberto Bombarda che ha presentato 105 interrogazioni. E' comprensibile non avendo un referente diretto all'interno dell'esecutivo. Dando un'occhiata complessiva ai gruppi, il più attivo sul fronte dei disegni di legge - che può essere inteso come parametro principale di produttività dell'assemblea legislativa - è il Partito democratico che sforna documenti con buona continuità. Civico è inarrivabile, Nardelli e Ferrari i più "pigri". Il partito del presidente, l'Upt, segue a ruota, con un Depaoli ispirato e Panetta e Zanon più "riflessivi". Il Patt si fa trascinare dalla vulcanica professoressa Dominici. All'opposizione, Pino Morandini fa valere la sua esperienza (8 disegni di legge), mentre la Lega è tutta un fermento con quasi tutti i suoi consiglieri. Franca Penasa non riesce però a fare breccia: i suoi sei disegni di legge sono stati bocciati tutti. in giunta? Dellai, come al solito, guarda tutti dall'alto in basso con le sue 17 proposte legislative, Beltrami e Panizza sono invece ancora a secco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs