LA NOSTRA CAMPAGNA

Passi dolomitici, un limite alle auto nel 2017

L'annuncio dell'assessore Gilmozzi con la Sat che accelera (non perdiamo altro tempo) mentre Canazei frena: "La fretta e le pressioni non sono positive"



TRENTO Un intervento contro il traffico (e il rumore) sui passi dolomitici? «Saremo pronti per l’estate del 2017». Questo l’annuncio dell’assessore provinciale Mauro Gilmozzi che ieri ha partecipato al forum organizzato dal Trentino assieme al presidente della Sat, Claudio Bassetti, e al sindaco di Canazei, Silvano Parmesani. Ma è presto per dire di che intervento si tratterà: «C’è un tavolo di lavoro interprovinciale impegnato sul tema» spiega Gilmozzi, che ritiene necessario un intervento ma sostiene anche che è necessario agire con gradualità: «E’ chiaro che deve essere recepita la sempre maggiore sensibilità che c’è verso i temi del clima e dell’ambiente, anche dal punto di vista turistico: questo è il nostro futuro. Ma è altrettanto chiaro che sui passi dolomitici ci sono tante variabili in gioco e non possiamo procedere con una rivoluzione immediata».

Insomma si andrà per gradi, ad esempio passando attraverso un aumento delle giornate di chiusura alle auto (un intervento che lo studio commissionato dalla Fondazione Dolomiti Unesco ritiene utile per aumentare la sensibilità sulla mobilità sostenibile) per arrivare infine a una chiusura quotidiana a fasce orarie, che è l’ipotesi caldeggiata dal presidente della Sat, Bassetti, che propone una chiusura al traffico dalle 9 alle 16 e propone soprattutto di non perdere altro tempo.

A dare voce alla valle (e agli operatori turistici, categoria a cui appartiene) c’era ieri il sindaco di Canazei Parmesani, convinto che la fretta (e soprattutto le forti pressioni sul tema) sia una cattiva consigliera: «La situazione non è grave come viene fatta apparire» spiega. «I soggetti coi nvolti sono tanti, la situazione dovrebbe essere approfondita. Siamo d’accordo che qualcosa deve essere fatto, ma ci deve essere un progetto ragionato e non un intervento tanto per fare o – peggio - per dare una risposta a qualcuno, magari per motivi elettorali» ha detto. Intanto la campagna del Trentino continua, con il tagliando (che pubblichiamo nella pagina accanto) per dare voce ai lettori.













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