lo studio

"Orsi, in pochi anni rischiamo di essere invasi"

Secondo il matematico Firmani i plantigradi in Trentino crescono in maniera esponenziale e raddoppiano ogni 5 anni



TRENTO. «La matematica non mente, la crescita degli orsi è esponenziale e il loro numero raddoppierà ogni cinque anni se non si fa qualcosa». Bruno Firmani è stato roso per qualche anno dal tarlo della politica ed è stato anche consigliere provinciale per l’Italia dei Valori, poi è tornato alla sua passione di sempre: la matematica. Infatti è stato per una vita professore ordinario di analisi matematica all’Università di Trento.

Così, visto che il tema del numero degli orsi è più che mai di attualità, si è preso lo sfizio di calcolare il ritmo di crescita della popolazione dei plantigradi in Trentino. Per farlo ha usato i dati del rapporto orso della Provincia di Trento che si può trovare sul sito internet. Ovviamente il suo è un calcolo teorico e non sempre la teoria va d’accordo con la pratica fatta anche di malattie, morti accidentali e bracconieri che potrebbero frenare la crescita degli orsi: «Sulla base di quei dati si può osservare che la crescita della popolazione di orsi è esponenziale. Questo anche tenendo conto degli esemplari morti. E’ un semplice calcolo matematico. Nel 2002 in Trentino c’erano 11 esemplari, nel 2013 39, nel 2014 sono diventati più di cinquanta con una stima anche di 70 esemplari. Sulla base di questi dati ho costruito una tabella con scala logaritmica e poi ho calcolato quella che si chiama retta di regressione. E’ uno strumento assolutamente neutro, asettico e che tiene conto del passato, visto che si tratta di un lasso di tempo sufficientemente ampio. Sulla base di questi dati, ho calcolato che la crescita annua della popolazione di orsi è del 15,7 per cento. Questo vuol dire che ogni cinque anni, il numero degli orsi presenti in Trentino raddoppia. Per essere più precisi, il raddoppio ci sarà ogni 4 anni, 9 mesi e 23 giorni. Tenendo conto dei possibili errori delle rilevazioni annue del servizio Foreste e Fauna della Provincia, si vede che dagli 11 esemplari del 2002 si è passati ai 23 del 2007, ai 47 del 2012. Secondo il rapporto orso 2014 gli orsi variano dai 41 ai 51, ma secondo altre stime si arrivava anche a 70. E questo prima che venissero osservate le 7 cucciolate con almeno 12 cuccioli di quest’anno. Questo vuol dire che, allo stesso ritmo, nel 2019 in Trentino ci saranno dai 100 ai 140 orsi, nel 2024 dai 200 ai 280, nel 2029 dai 400 ai 560, nel 2034 dagli 800 ai 1120 e, infine nel 2039 dai 1600 ai 2200 orsi. Questo se non si farà niente per frenare questa crescita». Il tema del numero degli orsi è da affrontare anche secondo il presidente della Provincia Ugo Rossi che la settimana prossima incontrerà il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti proprio per studiare una strategia per contenere la popolazione di orsi e per aggiornare il Pacobace, ovvero il piano che regola la reintroduzione dell’orso sulle Alpi. Rossi ha spiegato che il piano presenta ampie lacune e che va rivisto anche alla luce dell’aggressione di Cadine che è di gran lunga l’episodio più grave che si è verificato in Trentino da quando è stato reintrodotto l’orso. Nell’area che va dalla val dei Laghi a Zambana, dove si sono verificate le ultime due aggressioni, i tecnici del Servizio Foreste e Fauna della Provincia hanno censito cinque o sei orsi. (u.c.)













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