Ondata di morbillo nelle scuole trentine, dai presidi l'invito a vaccinarsi

L'epidemia ha interessato finora soprattutto la Vallagarina, dove sono stati registrati 230 dei 250 casi complessivi


Luca Marognoli


TRENTO. Dopo l'Alto Adige, l'ondata di morbillo colpisce anche il Trentino. L'epidemia ha interessato finora soprattutto la Vallagarina, dove sono stati registrati 230 dei 250 casi complessivi, prevalentemente studenti delle superiori e universitari. C'è però il rischio concreto di una diffusione all'intera provincia. L'Azienda sanitaria ha messo in allerta le scuole: gli studenti sono invitati a vaccinarsi. L'evoluzione dell'epidemia è tenuta costantemente sotto controllo dal dipartimento di igiene pubblica guidato dal dottor Valter Carraro. «Ce lo aspettavamo», afferma, spiegando che queste ondate si succedono con una frequenza di 4 o 5 anni, che rispetto a vent'anni fa è raddoppiata. Diminuiti invece i casi: mentre ieri si parlava di alcune migliaia oggi si ragiona sulle centinaia. Merito del numero dei vaccinati, che è salito all'88%. Questo però ha fatto sì che oggi siano soprattutto i giovani adulti ad essere colpiti e non più i bambini delle scuole elementari come accadeva un tempo. La malattia si potrebbe anche estirpare completamente se la percentuale dei vaccinati salisse al 95%. L'Azienda sanitaria si muove proprio in questa direzione: a tutte le scuole è stata spedita una circolare con cui si invita chi non è ancora vaccinato a farlo. Se infatti la malattia ha interessato finora prevalentemente la Vallagarina, è possibile che raggiunga anche il capoluogo e si diffonda in maniera più massiccia al resto della provincia. Ieri mattina Paolo Dalvit, dirigente dell'Istituto tecnico industriale Buonarroti di Trento, ha diramato alle classi della sua scuola un avviso. «Abbiamo avuto un caso conclamato alla fine dell'anno scolastico scorso», spiega. «La prassi prevede che il dirigente generale ci informi e che noi allertiamo le famiglie con un intervento preventivo, in considerazione del fatto che il morbillo può avere conseguenze pesanti». La comunicazione è molto dettagliata ed esaustiva. "Il morbillo - viene sottolineato - è una malattia virale altamente contagiosa che si trasmette per via aerea e il contagio è facilitato dai contatti stretti, tipicamente nelle attività comunitarie come quelle scolastiche". Proprio per questo, deve partire dalla scuola l'invito alle famiglie degli studenti a fare prevenzione, attraverso il vaccino. "In particolare la raccomandazione vale per le persone venute a contatto con ammalati: entro le 72 ore può risultare protettivo". L'incubazione della malattia è di 10-12 giorni e la contagiosità è racchiusa in un periodo che va da 5 giorni prima fino a 4 giorni dopo la comparsa dell'esantema, con un picco di massima contagiosità nei primi due giorni.

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