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Morto il leone bianco: scheletro e pelliccia al Muse

Blanco aveva 15 anni e viveva nel parco di Bussolengo. Ora a Trento le spoglie dell'animale



TRENTO. "Blanco", il leone bianco più vecchio d'Europa, uno degli 84 esemplari ospitati nei giardini zoologici del Vecchio Continente, è morto al Parco Natura Viva di Bussolengo allimportante età di 15 anni. E  il Muse di Trento ne accoglierà scheletro e pelliccia, permettendo ai visitatori di conoscere la storia e le minacce dei leoni dal manto candido, sull'orlo della scomparsa.  In Africa sopravvivono circa 200 individui di questa sottospecie circoscritti nel Parco Nazionale del Kruger. 

"La sera che ha preceduto la sua morte - ricorda Camillo Sandri, veterinario e direttore tecnico del Parco - Blanco non è voluto rientrare nei reparti interni insieme alle tre leonesse Lubaya, Kianga e Safia. Abbiamo lasciato che fosse l'istinto a guidarlo e la mattina dopo ci ha lasciato".

Dalla folta criniera candida come il suo manto, Blanco era fiero e rispettato. Sfatati miti e leggende che ponevano addirittura dubbi sulla sua esistenza, la scienza ci dice che Blanco apparteneva ad una sottospecie non affetta da albinismo, ma caratterizzata da un gene recessivo che offre la particolare colorazione «bianca». Identificata solo ai primi del 1900, in natura è tuttavia di certo meno vantaggiosa di quella tipicamente fulva, che facilita il mimetismo e la discrezione negli spostamenti.

Oggi il branco delle leonesse è senza un maschio dominante e per questo, il Parco Natura Viva ha richiesto alla rete europea dei parchi zoologici un nuovo esemplare. La condizione è che sia anch'egli bianco e che possa scegliere Safia, bianca anche lei, per dar vita ad una prole che mantenga alta la vitalità dei 200 leoni dal manto candido rimasti in natura.













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