«Manghen Day», il passo sarà il regno dei ciclisti

Il sogno di Sunil Pellanda si è avverato grazie a Velo Club Borgo e Pedale Feltrino Il 1° giugno strada chiusa ai mezzi a motore: si salirà (cronometrati) solo in bici


di Marika Caumo


TELVE. Il Manghen Day è realtà. La data da segnarsi in calendario è quella del primo giugno prossimo, quando una delle salite "spacca gambe" più appassionanti e amate dai biker sarà chiusa completamente al traffico per l'intera giornata.

Niente auto o moto (e chi lo dice a questi ultimi ai quali tanto piace salire lungo questa strada?), a percorrerla quel giorno- che per inciso è una domenica - saranno solo i ciclisti. A rendere ancora più affascinante e dura l'impresa potrebbe mettersi anche la neve, scesa abbondantemente in questi mesi: chissà che per inizio giugno non sia scomparsa del tutto. Una manifestazione che si aggiunge alla "La notte del Manghen", appuntamento estivo non competitivo al chiar di luna proposto da diversi anni dal Gs Lagorai Bike.

Il Manghen Day è organizzato dal Veloce Club Borgo in collaborazione con l’Apt Valsugana e il Pedale Feltrino Tbh e consiste in una cronoscalata (con partenza alla francese) che partirà dalla piazza di Telve e raggiungerà la cima del passo Manghen a quota 2.047 metri dopo ben 20 chilometri di salita, con pendenze che toccano anche il 15% e un dislivello complessivo che supera i 1.500 metri.

Si tratta di un evento che era stato chiesto a gran voce la scorsa estate, anche se come manifestazione non competitiva, dal presidente del Dragon Bike Strigno, Sunil Pellanda. Lo stesso Pellanda che sulle pagine del nostro giornale proponeva un “Free Manghen Day”, prendendo spunto dal Sella Ronda Bike Day, ovvero il giro dei passi dolomitici Sella, Gardena, Pordoi e Campolongo. «Perché non chiudere al traffico anche il Passo del Manghen per un giorno all’anno? La salita è molto nota ai ciclisti oltre ad essere stata percorsa più volte anche dal Giro d’Italia. Collocando la chiusura sia dal versante di Telve che da Molina di Fiemme sarebbe l’occasione per valorizzare concretamente la nostra valle», scriveva Pellanda. Nella stessa ottica sempre Pellanda ne aveva proposto la tabellazione, attraverso l'inserimento lungo i tornanti di una segnaletica sportiva che indica pendenza, i chilometri mancanti alla vetta, la distanza dai punti di ristoro, eccetera. Proposta che aveva trovato appoggio nell'Apt e nella Comunità di valle. Il primo passo verso il “sogno di Pellanda” è compiuto.

In palio, al Manghen Day, anche 10 posti in griglia Vip alla granfondo Sportful Dolomiti Race, la granfondo che, dopo 6 anni di assenza a causa di uno spiacevole episodio, con chiodi sparsi lungo le strade di Castello Tesino, tornerà in Valsugana il 15 giugno e che proprio sul Manghen avrà la sua "Cima Coppi".

Il comitato organizzatore del Pedale Feltrino, con il presidente Ivan Piol e i vicepresidenti Andrea Parteli ed Ernesto De Martini, ha incontrato gli amministratori valsuganotti: il presidente della Comunità Sandro Dandrea, i sindaci di Pieve Tesino (Livio Gecele), Cinte (Celestino Buffa), Castello (Sisto Fattore), Strigno (Claudio Tomaselli), Telve (Fabrizio Trentin), Carzano (Cesare Castelpietra). Un incontro voluto soprattutto per verificare le criticità per il passaggio dei 4.000 granfondisti. «Il clima e l’accoglienza che abbiamo trovato al ritorno in questi territori dopo sei anni di assenza è completamente diverso e molto positivo», spiega Piol. Insieme al comandante della polizia locale Emanuele Ruaro sono state analizzate anche le chiusure al traffico e le modalità di gestione della viabilità oltre all'informazione sul territorio. «Crediamo fermamente nell’importanza di questa granfondo che speriamo negli anni cresca ancora e con cui confidiamo di collaborare sempre di più in futuro», ha concluso Dandrea. Questa volta niente chiodi, solo applausi.

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