La Sat: «Basta scempi in nome del turismo»

Il presidente della Sat Motter all'assemblea dei delegati: «Stop agli impianti»


Jacopo Tomasi


TRENTO. «Basta scempi in nome del turismo». E' questo l'appello lanciato dal presidente della Sat, Piergiorgio Motter, durante l'assemblea dei delegati che si è svolta ieri pomeriggio nell'aula magna dell'Arcivescovile. «I turisti - ha affermato Motter - vengono in Trentino per la bellezza della natura incontaminata, non certo per gli impianti di risalita». Parole chiare in nome di un turismo sostenibile. Sentenze nette nei confronti di alcuni collegamenti stroncati dalla Sat, come la Pinzolo-Campiglio o l'Andalo-Molveno. Motter ha ribadito con forza il suo pensiero. «Purtroppo, ultimamente, anche in Trentino sta calando l'attenzione e la sensibilità nei confronti del rispetto dell'ambiente». Lo dimostrano episodi come il trincerone sullo Zugna o l'ampliamento degli impianti di Folgaria. «Noi della Sat siamo delle sentinelle diffuse su tutto il territorio e ogni volta che ci accorgeremo di qualcosa che va contro la natura, lo denunceremo». Un'altra battaglia è quella relativa ai sentieri di montagna. «Non possono essere troppo larghi, come si stanno facendo da qualche parte», ha sottolineato Motter, «altrimenti si corre il rischio che vengano presi d'assalto da quad, moto da cross, mountain bike o motoslitte. Non è accettabile. Le nostre montagne vanno difese anche con sentieri a misura d'uomo». Il popolo dei satini continua a crescere. Da quest'anno la Sat può contare su una sezione in più, quella di Bondo-Breguzzo, arrivando così a 81 su tutto il territorio provinciale. Aumentano anche i soci che, a fine 2010, erano 26.616 con una crescita di 1.131 persone (+4,2%) rispetto all'anno precedente. Nel corso dell'anno passato sono state effettuate 998 escursioni per 1.275 giornate e 276 serate culturali. Grande fermento anche nel settore dell'alpinismo giovanile: nel 2010 sono state effettuate 218 escursioni per 287 giornate in cui è stata registrata la presenza di oltre 5.000 giovani. Buone notizie anche dal bilancio, approvato col segno "più". La Sat, quindi, è sempre più viva e prova a far sentire il suo peso anche a livello "politico". Da una parte è riuscita, anche assieme al Cai e ai colleghi altoatesini, a fare in modo che la deputata Laura Froner e il senatore Giacomo Santini portino a Roma, entro giugno, la proposta di rettifica del protocollo trasporti della convenzione della Alpi. Dall'altra ha espresso la propria opinione sul referendum sull'acqua del 12 e 13 giugno. «Non vogliamo che la nostra posizione venga strumentalizzata politicamente - ha specificato Motter - ma abbiamo sempre sostenuto che l'acqua è, e deve restare, un bene comune».

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