La neo direttrice Collu: "Ecco il mio Mart"

Il Museo d'arte di Rovereto si rinnova dopo dieci anni



ROVERETO. Eredita una struttura di fama internazionale che compie dieci anni e ha festeggiato in anticipo, raddoppiando i suoi visitatori nel 2011 e portandosi a quota 300.000. Senza contare che le mostre del 2012 sono praticamente gia' tutte programmate. Eppure, promette, porterà qualcosa di suo, d'innovativo. Soprattutto per questo è stata scelta, tra altri autorevolissimi candidati, come ha sottolineato Franco Bernabè, presidente del Mart. E' il nuovo direttore del Mart, Cristiana Collu, 43 anni il prossimo febbraio, che oggi si è presentata a quello che per tre anni, sarà il 'suo' Museo d'arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.

Le eredità come gli archivi, ne è convinta, "sono punti di partenza, materia per guardare verso il futuro". Così il nuovo direttore ringrazia l'autorevole collega Gabriella Belli, passata alla Fondazione musei civici di Venezia e va oltre. Ricorda come al Man, il Museo d'arte della Provincia di Nuovo, da cui proviene, scioccò e suscitò proteste con la sua prima mostra d'arte contemporanea nel 2001, "segno che la città sentiva suo il museo, quindi un successo".

Fattori con cui fare i conti saranno di certo l'aspettativa di mantenere il successo di pubblico e di critica, in un momento di crisi. E a proposito di conti il presidente del museo Bernabè ha spiegato come il pubblico pagante sia su standard medi, cioè il 65%, e ha ricordato come siano stati eliminati lo scorso anno privilegi per soglie di età, cioè i biglietti gratuiti per bambini e anziani.

"Certo le sponsorizzazioni private sono cadute negli ultimi due o tre anni - ha riferito - perché tutte le aziende tagliano e gli eventi culturali sono la prima voce. Finché la situazione economica non cambierà, sarà così". Va da sè anche una ristrettezza di risorse pubbliche. "Cultura e soldi presentano, soprattutto in momenti di crisi, problemi di compatibilità. Io credo però - ha puntualizzato Bernabè - che i soldi alla cultura non vadano lesinati, ma da parte della cultura c'è anche la necessità di razionalizzare, di fare uno sforzo al suo interno di essere più efficace ed efficiente".

Le prospettive espositive più a breve sono intanto le mostre in programma dal 25 febbraio. La prima è "Alice in Wonderland", un tuffo in un mondo incantato e nelle sue influenze sulla cultura, organizzata dal Tate Liverpool, in collaborazione anche col Kunsthalle Hamburg. La seconda e "Postmodernismo. Stile e sovversione 1970-1990", con cui il Victoria Albert Museum di Londra esplora il Postmodernismo nell'architettura, nel design, nel cinema, nella moda e nella musica.













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