L'orsetto è ancora a Loppio

Lunedì sera visto mentre cercava di attraversare la rivana


Aldo Cadili


NAGO. L'orsetto è riapparso sulla statale all'altezza del biotopo di Loppio. Nel tardo pomeriggio di lunedì, attorno alle 18,30, nei pressi delle due curve a gomito prima dell'isolotto di Sant'Andrea (per chi proviene da Nago) il giovane plantigrado sbucato dal bosco soprastante sulla trafficatissima carreggiata ed incurante della interminabile colonna di automezzi nei due sensi si è incamminato lungo l'asfalto cercando di attraversare. Forse attratto dalla «foresta» che occupa l'alveo del lago prosciugato. Poi, scoraggiato dal guard-rail e dai fari delle auto, è indietreggiato ritornando nella boscaglia.

ra le frotte di automobilisti che hanno assistito all'incredibile scena anche Marco Santorum, operatore faunistico nonchè segretario della sezione cacciatori di Nago Torbole. «Andavo a Mori - ha commentato l'esperto di selvaggina - quando a pochi metri dalla macchina mi è apparso l'orsetto che saltellava lungo la strada, si era spostato sulla sinistra con l'evidente proposito di raggiungere il sottostante biotopo, ma improvvisamente si è girato e sempre a passo veloce è sparito nella vegetazione della montagna. Avevo la macchina fotografica, ma per la rapidità dell'avvenimento è stato impossibile immortalarlo. Ovviamente non ho dubbi che si trattasse di un cucciolo di orso, già svezzato e sicuramente autonomo. Questa zona, fino all'isolotto di Sant'Andrea appartiene al comune di Nago-Torbole di cui sono segretario della sezione cacciatori ed in passato non ho mai avuto notizia della presenza, anche di passaggio, di plantigradi».

Pure per Mario Mazzoldi, rettore (cioè presidente) di questo organismo venatorio, nel naghese non mai stato segnalato un orso (per la cronaca il primo avvistamento risale a qualche giorno fa da parte di un automobilista di Mori), nemmeno sull'ampio versante del monte Altissimo. «Tempo fa - precisa Mario Mazzoldi - ebbi notizia dell'avvistamento di un plantigrado dalle parti di Madonna della Neve, la lontana località alpestre in territorio di Avio sul crinale opposto del gruppo Altissimo Monte Baldo. Tra le ipotesi, la più accreditata è quella che si tratti di un esemplare sceso dallo Stivo, dove sono frequenti le segnalazioni di orsi. Un fatto certo, questi animali non sono stanziali e percorrono rapidamente lunghe distanze».













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs