L’ex albergo al Cavalletto adesso è in vendita

E’ tramontata l’ipotesi di trasformare lo stabile in centro commerciale verticale Il proprietario: «Non possiamo più permetterci immobilizzazioni di edifici»


di Roberto Gerola


PERGINE. L’ex albergo al Cavalletto, la storica struttura ricettiva in centro storico, è in vendita. Tre anni fa, nel dicembre 2010 era stato apposto un enorme manifesto in plastica con un preciso invito ai commercianti: si voleva realizzare una “Gallery”, più precisamente la “Cavalletto Gallery”. Tutto tramontato e l’edificio è semplicemente in vendita.

E’ noto che la proprietà società “Costruzioni Debiasi” (titolare è l’ingegner Giovanni Debiasi, di Riva del Garda) e l’immobile gli era giunto nelle mani avendolo acquistato dagli eredi di Renzo Fontanari. Vuoto dal 1998 (in quell’anno la pizzeria-ristorante di Livio Bertoldi, si era trasferita di fronte nel palazzo Chimelli) l’ex albergo, dopo molte vicissitudini burocratiche, ha avuto come destinazione urbanistica quella di attività commerciali. In effetti l’amministrazione comunale di allora aveva pensato di trasformare l’edificio in un centro commerciale “verticale” nel cui interno doveva trovare spazio piccoli negozi allo scopo di rivitalizzare il centro storico. La scelta urbanistica non aveva avuto alcun seguito. E’ ben vero che il proprietario di era trovato davanti a una serie di problemi di natura architettonica in quanto l’edificio era tutelato, ma era riuscito in qualche modo a superare questi “ostacoli”. I tempi trascorsi per superare i provvedimenti burocratici avevano procrastinato la ipotizzata apertura del centro commerciale. Lo stesso proprietario a quei tempi aveva avuto modo di esprimere in una nostra intervista alcune perplessità proprio sul futuro centro commerciale, pur mostrando, per così dire, fiducia. A tre anni di distanza, è cambiato sostanzialmente il “manifesto”: da invito ai commercianti” a “vendita”.

Dentro è possibile realizzare 10.000 metri cubi di attività. “Vendita” dunque, «perché è segno dei tempo - ci ha detto ieri Giovanni Debiasi - la crisi colpisce duro nei settore dell’edilizia e del commercio, e alla nostra azienda occorre realizzare per essere meno dipendenti dalle banche. Non ci possiamo permettere di avere immobilizzazione. Per poter ripartire occorre che riparta il commercio e anche il “Cavalet” è legato a questa ripresa».

Intanto, dell’edificio ci sono pezzi “in caduta libera”: è da tempo che mancano le imposte a una finestra che, per qualche giorno è rimasta aperta alla mercé dei passanti. E’ vuoto da 25 anni, e ancor più la parte ad angolo del complesso (e di altro proprietario). Solo la terza parte (la più modesta) è stata restaurata: ottimamente. Alloggi ai piani e nuovo bar.

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