Il questore: la città deve riconquistare la piazza

Le risse sulla strada e le preoccupazioni crescenti dei residenti di Torre Vanga. Iacobone: “Serve il controllo sociale, quello fatto di eventi realizzati dalle associazioni”



TRENTO. «La città deve riconquistare la piazza. Come farlo? Una ricetta unica non c’è, ma vanno messi assieme diversi elementi: le telecamere, certo, l’attenzione dei cittadini a ciò che accade e la celerità nel denunciare situazioni di degrado, ma anche l’organizzazione di eventi, per fare in modo che camminare anche la sera nell’area di Torre Vanga e di piazza della Portella non sia più considerato rischioso. Solo così sarà possibile limitare l’attuale degrado che caratterizza la zona: per quanto ci riguarda, saremo ovviamente sempre vicini alla popolazione, intensificando i controlli da parte degli agenti. E con noi è naturalmente d’accordo il Comune». Così il questore Giorgio Iacobone prende posizione sul caso di Torre vanga, zona del centro città sempre più spesso teatro di risse e di spaccio di droga. Una situazione che si protrae da mesi e che, dopo l’ultimo grave episodio dell’altro giorno, ha sollevato la dura protesta dei residenti . Ci tiene però il questore a sottolineare che non si possa parlare a pieno titolo di criminalità: «La definirei piuttosto una situazione di degrado - afferma Iacobone - tra l’altro non riconducibile esclusivamente alla presenza di extracomunitari: tra i consumatori di droga che trovano piccoli spacciatori nella zona di Torre Vanga ci sono infatti anche molti italiani. Non si tratta insomma di spaccio generalizzato, anche se naturalmente a monte di ogni mercato di droga, anche quella leggera, c’è sempre un’organizzazione criminale. Comunque non è senz’altro un bel vedere e faremo di tutto per cercare di superare questa situazione». Un buon deterrente secondo Iacobone possono essere appunto le telecamere di videosorveglianza, richieste a gran voce dai residenti all’amministrazione comunale l’altro ieri nel corso di una riunione pubblica. Ma il punto, secondo il questore, è un altro: l’area va riconquistata dalla città, perché se è fisiologica una piccola percentuale di degrado urbano, questa non può condizionare la vita quotidiana dei cittadini. Tenendo comunque presente che i controlli avvengono già, «ma se poi i fermati non hanno commesso alcun reato non possiamo fare altro che rilasciarli».

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