TRENTO

I lavoratori Pvb in sciopero contro gli esuberi



TRENTO. Oggi sciopero dei lavoratori della Pvb Solution contro il piano della nuova proprietà che prevede 81 esuberi. Impiegati e operai incrociano le braccia per otto ore e si astengono dagli straordinari. È stato inoltre sospeso un turno di reperibilità sulle 24 ore.

A Trento e Rovereto, dove l'azienda ha due sedi, la partecipazione è quasi totale. Molto alta anche l'adesione tra i lavoratori di Bolzano, del Veneto, della Lombardia e del Friuli. La decisione di mobilitarsi contro il piano di esuberi è stata assunta nell'assemblea di venerdì scorso, dopo che i rappresentati sindacali hanno constatato la totale indisponibilità dell'azienda a trovare una soluzione per ridurre il numero di licenziamenti. “Fino ad oggi la proprietà ha mostrato un irrigidimento fortissimo e nessuna intenzione di trattare - spiega Manuela Terragnolo, segretaria della Fiom del Trentino -. Vogliono tagliare 81 posti di lavoro su 188 e non hanno accettato nessuna mediazione, trincerandosi solo dietro calcoli ragionieristici di diminuzione dei costi”.

Secondo il piano dell'azienda, che operano nel comparto della gestione calore, la riduzione più forte riguarderebbe le sedi di Trento e Rovereto con 65 esuberi su circa un centinaio di addetti; 10 i posti di lavoro che dovrebbero saltare in Veneto, 2 a Trieste e 4 a Milano. Nella Città della Quercia, opera il settore che si occupa di impianti idraulici ed elettrici, la situazione più paradossale. La proprietà dichiara di voler mantenere i contratti in essere, ma presenta un piano dove taglia la quasi totalità degli addetti. E anche per chi resta la situazione sarebbe molto complessa. “La capogruppo Energon Esco - prosegue Terragnolo – propone di tagliare pesantemente le retribuzioni dei lavoratori, il 25 per cento del loro reddito complessivo annuo, e propone contratti part time anziché usare il contratto di solidarietà”. Per i rappresentanti sindacali, invece, le strade per evitare la mobilità, o quantomeno ridurre gli esuberi, ci sono. “Vorremmo che l'azienda entrasse nel merito della questione spiegando chiaramente cosa intende fare per il futuro di PVB Solution, visto che fino a questo momento non è chiaro”, insiste la segretaria della Fiom del Trentino.Fiom chiede che si percorrano tutte le strade per evitare i licenziamenti o almeno si punti a ridurre in modo significativo i licenziamenti, individuando il percorso che meglio tuteli i lavoratori.Venerdì è previsto un nuovo incontro con la proprietà. In ogni caso i tempi stringono: da quando è stata aperta la procedura, cioè il 2 luglio scorso, ci sono appena 75 giorni di tempo per legge per arrivare ad un accordo. Se non si troverà un punto di mediazione da metà settembre potrebbero scattare i licenziamenti.













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