Montagna

Erri De Luca non ha dubbi: «Passi, chiusura a fasce»

Lo scrittore, e appassionato alpinista, è di casa sulle Dolomiti: «Il pedaggio seleziona l’accesso in base al censo». Morandini: «Soluzioni condivise»



VIGO DI FASSA. Tra pedaggio e apertura a fasce orarie dei valichi dolomitici, Erri De Luca non ha dubbi: meglio il blocco del traffico in alcune ore del giorno. De Luca si è espresso, sulla campagna lanciata dal Trentino, sui prati del Rifugio Roda di Vael, sopra Vigo, in occasione del primo appuntamento della rassegna fassana “Racconti dalle Dolomiti”, inaugurata dallo scrittore e alpinista napoletano.

Durante l’incontro dal titolo “La tutela del territorio, dalle parole alle iniziative”, moderato dalla giornalista Elisa Salvi, tra le varie questioni ambientali che riguardano territori tanto delicati da meritare attenzione se non addirittura difesa, a De Luca, grande appassionato di Dolomiti, è stata sottoposta anche quella del traffico sui passi: «Il pedaggio non mi pare la scelta giusta - ha sostenuto - perché seleziona il censo d’accesso a questi luoghi, diventando una discriminante tra chi se li può permettere e chi no. La chiusura a fasce orarie, anche molto ampie invece va benissimo, a patto che durante l’apertura al traffico venga applicata una regolamentazione dell’impatto acustico, perché se sono su Cima Pisciadù non devo sentire il motore di una moto che sale o scende i tornanti del Sella».

L’applauso del pubblico di escursionisti e lettori, accorsi ad ascoltarlo ai piedi della Roda di Vael, ha sottolineato la condivisione delle parole dello scrittore che sulle Dolomiti è di casa.

Invece, ha ricordato le iniziative avviate, per la mobilità sui valichi, dalla Fondazione Dolomiti Unesco, la sua direttrice Marcella Morandini - ospite con De Luca del primo appuntamento dei “Racconti dalle Dolomiti” - che ha commissionato all’Eurac di Bolzano lo studio “I passi dolomitici. Analisi del traffico e dei suoi impatti e proposta di misure di gestione”. I risultati della ricerca sui flussi di traffico, inquinamento ambientale e acustico, sono stati consegnati e valutati dai referenti politici dei territori coinvolti. «Qualsiasi soluzione condivisa sarà adottata da chi ne detiene la competenza - ha detto Morandini - è importante che superi il concetto di limitazione, nell’intento di favorire la bellezza e la sostenibilità dei passi. L’obiettivo è fare di questi luoghi, già eccezionali, delle oasi di ulteriore bellezza dove sia piacevole andare in bicicletta, ammirare il panorama, ascoltare il silenzio, attraverso la chiusura a fasce orario o il pagamento di un pedaggio o altra soluzione individuata».













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