E dalla Commissione arriva il primo sì

TRENTO. Parere favorevole (4 sì e 3 astenuti di Lega e Pdl) ieri dalla Seconda Commissione del Consiglio provinciale, presieduta da Caterina Dominici, alla delibera che introduce la riforma degli...



TRENTO. Parere favorevole (4 sì e 3 astenuti di Lega e Pdl) ieri dalla Seconda Commissione del Consiglio provinciale, presieduta da Caterina Dominici, alla delibera che introduce la riforma degli incentivi alle imprese per gli investimenti. Non sono però mancate le voci critiche. Il consigliere del Pdl Mauro Delladio ha però affermato che questa norma arriva quando le risorse sono ormai in calo e che, dopo aver impiegato tanti soldi, «per aiutare i soliti noti ora si arriva alla selettività». Delladio ha invitato la giunta ad applicare queste norme «in modo eguale per tutti, senza creare aziende di serie A e di serie B». «Completamente dimenticate le imprese artigiane», è sata ionvece la critica del leghista Claudio Civettini: «L’assessore ama le multinazionali e noi le piccole imprese e gli artigiani. Ora, dopo i lease-back che non si sa a cosa siano serviti, si dice che si deve essere più selettivi con gli aiuti. Si punta sull’innovazione, ma gli artigiani, come le decine di impiantisti che stanno fallendo, hanno bisogno di liquidità, di garanzie nei pagamenti e di appalti controllati. Troppi artigiani, ormai sull’orlo del fallimento, si stanno buttando, in modo suicida, nelle braccia delle grandi aziende». Andrea Rudari del Pd ha invece sottolineato che nella riforma è debole l’aspetto degli incentivi per l’innovazione per quanto riguarda le strutture alberghiere. Un settore dove innovare, ha ricordato, non significa tanto incrementare le tecnologie ma alzare la qualità dell’accoglienza ad esempio realizzando un centro benessere.

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