TRENTO. Sessantacinque firme più una, la sua. Francesca Ferrari, presidente del progetto Trentino Solidale, ha sottoscritto insieme ai volontari dell'associazione che raccoglie derrate alimentari l'appello lanciato dal Trentino, che invita i politici a ridursi l'indennità. «Ho fatto vent'anni di politica e ritengo giusto che l'impegno venga retribuito, ma ci sono storture che vanno corrette - spiega -. Perciò ho trovato intelligente la proposta del quotidiano e l'ho sottoscritta senza esitare, insieme ai 65 volontari. Mi piace molto l'idea della "porta girevole". La politica non ha bisogno di grandi numeri, così come non mi piace vedere la moltiplicazione delle cariche, dalle Comunità di valle ai piccoli Comuni. Riuniamo anche noi le piccole comunità e facciamone una sola, come sta facendo la chiesa». Il recupero degli sprechi potrebbe consentire di impiegare le risorse dove servono: «Noi abbiamo avuto un unico aiuto pubblico, dalla Provincia, di 500 euro. Ma non bastano per far fronte agli sforzi. Raccogliamo una tonnellata di cibo al giorno, la distribuiamo a oltre mille persone e alle strutture per i poveri. Tra furgoni e benzina ci siamo indebitati fino al collo. Non ce la facciamo più, ci servirebbe aiuto». (l.lor.)