Circoscrizioni, via libera alla riforma di Tomasi

Un emendamento di Merler «salva» Sardagna: i consiglieri restano nove L’assessore: «Meno membri, ma grande potere alle commissioni»


di Luca Marognoli


TRENTO. La riforma del decentramento targata Tomasi è arrivata in porto ieri in consiglio comunale. Approvata a larga maggioranza (28 favorevoli, 7 contrari e 6 astenuti) ma con una novità dell’ultim’ora, introdotta da un emendamento di Andrea Merler che ha fatto breccia anche nella maggioranza: Sardagna sarà esentata dalla riduzione (pari al 20%) del numero dei consiglieri e manterrà quindi i suoi 9 rappresentanti.

Tra i punti qualificanti del nuovo regolamento, come è noto, vi sono la partecipazione dei cittadini, attraverso consultazioni popolari, gestione di spazi e beni comuni, e lo snellimento dei tempi per i pareri (salvaguardando l’informazione sulle opere pubbliche). La legge regionale era già intervenuta eliminando i gettoni per i consiglieri e le indennità per i presidenti (il consiglio comunale ha la facoltà comunque di prevederle, ma non potranno essere superiori al 10% di quella del sindaco).

«È stato faticoso», commenta Tomasi. «Forse avremmo dovuto dedicarci più tempo, ma ho trovato nelle circoscrizioni un grande senso di responsabilità e sono arrivati molti suggerimenti, poi accolti». Rimane irrisolta la questione accorpamenti. «Chi verrà la prossima legislatura potrà ragionare su questo tema - osserva l’assessore - ma senza prescindere da una consultazione popolare».

Nella sua replica in aula, Tomasi ha ricordato - in risposta al consigliere Bridi - che le circoscrizioni che hanno dato parere favorevole alla riforma sono state 10, contrario Gardolo e Povo. A chi aveva definito la riduzione dei consiglieri una contraddizione rispetto alla volontà, dichiarata, di aumentare la partecipazione, l’assessore ha ribattuto che essa risponde al fine di «snellire le discussioni ed arrivare ad una conclusione più veloce sulle decisioni». Ma ha anche aggiunto che le commissioni acquisiranno un ruolo centrale: saranno infatti composte da tre consiglieri eletti ma anche da un numero di membri tecnici esterni (come architetti per l’urbanistica, artisti o poeti per la cultura) che il consiglio circoscrizionale riterrà adeguato. «È nelle commissioni che si troveranno le soluzioni e gli indirizzi per risolvere i problemi. Raggiunto l'accordo in quella sede, il consiglio dovrà solo ratificare le scelte, qualora le condivida». Replicando infine alle consigliere Giugni e Maffioletti, che avevano criticato i contributi destinati alle associazioni, Renato Tomasi ha rimarcato che «con quei 295.000 euro sono state attivate 536 iniziative, coinvolgendo più di 600 realtà e quindi migliaia di persone volenterose. Quelle iniziative e quelle persone sono dei “semi” che fanno vivere la città, la cultura, lo sport e l’associazionismo. Il piccolo contributo del Comune è quel bicchiere d'acqua che li aiuta a germogliare».













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