Il campione olimpico di Grenoble e la moglie accolti con onore dai giovani sciatori

Castello festeggia «re Nones» FOTO

Cerimonia in grande stile per i 70 anni. E lui ringrazia in lacrime


Giampaolo Corradini


CASTELLO DI FIEMME. La splendida carrozza d'epoca è arrivata puntuale alle 17 sotto casa. A bordo il sindaco Antonio Barbetta. Franco Nones e la moglie hanno preso posto, sorridenti ed emozionati. Ad attenderli, in via Latemar, una moltitudine di persone per festeggiare i 70 anni dello storico vincitore dell'oro olimpico a Grenoble. I ragazzi del Gruppo Sportivo Castello e della Polisportiva Molina hanno tracciato un arco con gli sci da fondo sotto il quale Franco e la moglie Inger hanno raggiunto l'ingresso dell'edificio polifunzionale.
Presenti i suoi "vecchi" amici fondisti, i rappresentanti della Provincia, della Finanza, della Fisi, del Comitato organizzatore dei mondiali, lo stesso parroco don Valentino: a tutti Franco ha riservato un abbraccio e un bacio e l'emozione è stata così forte da fargli scendere lacrime di gioia.
Dopo il taglio della torta le commoventi immagini del filmato in bianco e nero della gara di quel 7 febbraio del 1968 hanno suscitato uno scrosciante ed interminabile applauso. La parola è quindi passata alle autorità presenti.
Angelo Dalpez del Comitato Trentino Fisi: «Ricordo cosa disse il grande Maentyranta, monumento dello sci nordico, quando tu vincesti l'oro: ci ha battuto un grande campione». E ancora l'assessore Mauro Gilmozzi: «Grazie per il tuo grande impegno nello sport, per averlo trasmesso ai giovani, alle associazioni sportive, al fatto che ti sei profondamente impegnato a portare in valle la Marcialonga, il Trofeo Topolino e i mondiali di sci nordico». Presente anche Mario Malossini: «Sei stato determinante a Istanbul a far sì che la val di Fiemme ottenesse l'assegnazione dei mondiali del 2003 grazie alla credibilità ad alla stima che ti eri conquistato nel 1991».
Pietro De Godenz, presidente del comitato mondiali: «Franco, mi sei sempre stato vicino in ogni frangente ed in particolare nel mantenere i contatti con l'esterno, per i quali sei maestro, grazie alle tue innumerevoli conoscenze». Commovente l'intervento di due grandi artefici delle fortune sportive di Nones, Silvio Betta e Quinto Girardi, dirigenti dell'allora G.S. San Giorgio di Castello, persone che hanno "svezzato" e spronato il futuro campione olimpico.













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