Trento

Casa, nuovi incentivi per le riqualificazioni

Dal 18 aprile potranno essere presentate le domande per le spese fatturate da gennaio. Altri 8 milioni di euro dalla Provincia


di Chiara Bert


TRENTO. Tornano - come annunciato - gli incentivi della Provincia per incentivare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica delle case attraverso un anticipo (a tasso zero) delle detrazioni fiscali statali. Nel 2016 sono state presentate 2028 domande, 1821 quelle ammesse a contributo, per un finanziamento di 8 milioni su 10 anni che hanno movimentato 164 milioni di euro. Nel bando 2017 la Provincia è pronta a confermare altrettante risorse (850 mila euro sono già stanziati a bilancio, il resto arriverà nell’assestamento di bilancio) per dare risposta a tutte le domande. Due le novità principali: potranno presentare domanda, congiuntamente al proprietario dell’immobile, anche il coniuge e/o convivente (anche se non proprietario) che ha la possibilità di fare la detrazione fiscale; inoltre i contributi, prima limitati alle soffitte, vengono estesi a tutto ciò che viene trasformato in civile abitazione. La soglia minima di intervento è di 20 mila euro.

Chi può presentare domanda. Possono presentare la domanda di contributo le persone fisiche che intendono fare sulle proprie abitazioni degli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica destinatari delle detrazioni d'imposta statali. Sono ammissibili a contributo solo le persone fisiche proprietarie e non anche gli usufruttuari o i comodatari.

Interventi ammessi. Sono ammissibili a contributo interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica su unità immobiliari rientranti nelle categorie catastali ad uso abitativo da A/2 ad A/7. Questi interventi di ristrutturazione e/o di riqualificazione energetica possono includere anche le pertinenze degli edifici nella misura massima di due unità. Per relative pertinenze s'intendono i fabbricati classificati nelle categorie catastali C/2 (cantine, soffitte, magazzini), C6 (autorimesse, rimesse, scuderie) e C/7 (tettoie chiuse o aperte). Sono inoltre ammessi a contributo interventi su unità immobiliari di categoria catastale C/2 e C/6, purché finalizzati alla trasformazione delle medesime in unità immobiliari ad uso abitativo rientranti nelle categorie catastali da A/2 a A/7.

Come funziona. Questa iniziativa consente di anticipare in termini di liquidità le detrazioni d’imposta statali. L'anticipazione è garantita mediante la stipulazione di un contratto di mutuo avente delle particolari caratteristiche imposte dalla Provincia alle banche convenzionate: durata decennale, piano di ammortamento italiano (quota capitale costante), tasso fisso in una misura massima predefinita e assenza di commissioni e oneri aggiuntivi a carico del mutuatario. La persona che stipulerà il mutuo dovrà poi rimborsarlo alla banca mediante dieci rate annuali. Nel contempo la medesima persona riceverà dalla Provincia dieci rate annuali di contributo a copertura degli interessi del mutuo. Il contributo complessivo provinciale corrisponderà al totale degli interessi pagati dalla persona alla banca.

Un esempio pratico: una persona che prevede di sostenere una spesa di ristrutturazione pari a 100.000 euro beneficia di una detrazione d'imposta teorica statale pari a 48.000 euro (il massimo previsto in caso di ristrutturazione) mediante dieci rate annue di 4.800 euro da inserire nella propria dichiarazione dei redditi. Qualora tale persona abbia accesso al contributo provinciale in oggetto, la medesima potrebbe stipulare un mutuo della durata di dieci anni per l'importo di 48.000 euro: dovrà poi rimborsare annualmente alla banca una rata del mutuo composta dalla quota capitale più la quota interessi. La Provincia rimborserà direttamente alla persona la totalità degli interessi pagati alla banca mediante 10 rate annuali di pari importo.

Limiti e soglia minima. Per il 2017 la detrazione fiscale è ammessa sul 50% delle spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione edilizia con il limite massimo di detrazione pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare e del 65% in caso di riqualificazione energetica con i limiti massimi di detrazione di 100.000, 60.000 e 30.000 euro a seconda della tipologia di intervento.Per ottenere il contributo è prevista una soglia minima di spesa pari a 20.000 euro. Sono ammesse anche le spese eventualmente già sostenute dal 1°gennaio 2017. È inoltre necessario stipulare un contratto di mutuo per almeno 10.000 euro.

Domande. Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal prossimo 18 aprile e fino al 30 novembre 2017 da parte di persone residenti in Trentino e proprietarie dell'edificio sito sul territorio provinciale che sarà destinatario degli interventi di recupero e/o riqualificazione energetica.Le domande devono essere presentate con una delle seguenti modalità: consegna a mano presso l'Ufficio politiche della casa della Provincia o presso gli sportelli di assistenza e di informazione al pubblico della Provincia Autonoma di Trento decentrati sul territorio; l'orario di apertura al pubblico dell'ufficio politiche della casa è da lun a ven da ore 9.00 a ore 12.30, lun e mer anche il pomeriggio dalle ore 14.30 a ore 15.45.

Per gli orari di apertura degli sportelli decentrati della Provincia si rinvia alla tabella pubblicata nel sito http://www.provincia.tn.it/contributo_ristrutturazione_casa; a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno; tramite posta elettronica (certificata o semplice) alla casella serv.autonomielocali@pec.provincia.tn.it. Limitatamente al caso in cui le domande siano presentate da un professionista è necessario l’invio tramite una casella di posta elettronica certificata.

Saranno ammesse a contributo le domande secondo l'ordine cronologico di presentazione.Per ottenere definitivamente il contributo, il privato dovrà poi presentare entro un anno dall'ammissione al contributo, copia del contratto di mutuo e una rendicontazione da prodursi attraverso un apposito modulo.

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