a riva

Carte di credito «sospette», denunciati due fratelli

La polizia ha visto i due all'interno di una cabina telefonica, e uno di loro ha provato a fuggire. Sequestrato il materiale



RIVA. Due giovani cittadini romeni (due fratelli di 23 e 33 anni) sono stati denunciati a piede libero dagli agenti del commissariato di Riva per possesso ingiustificato di carte di credito e pagamento di dubbia provenienza.

Tutto è cominciato nel pomeriggio del 3 dicembre, quando gli agenti a bordo di una volante hanno notato i due all’interno di una cabina telefonica. Quando i poliziotti si sono avvicinati per un normale controllo, uno dei due fratelli è fuggito, sbarazzandosi di un involucro. L’uomo è stato subito raggiunto e immobilizzato e l’involucro recuperato: nel plico c’erano nove carte magnetiche (tipo carte di credito) prive di logo e altre due carte con impressi caratteri cinesi.

Le successive perquisizioni hanno portato al rinvenimento di tre schede sim, un apparecchio elettronico (tipo tablet). In un altro borsello gli agenti del commissariato rivano hanno poi ritrovato una carta di credito UniCreditCar, altre nove micro sim e tre telefoni cellulari. Il tutto è stato naturalmente posto sotto sequestro.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs