Camera, esclusi Radicali e Mpa
Firme insufficienti per Amnistia Giustizia Libertà e Grande Sud Ammesse 14 liste: in campo 147 candidati, le donne sono il 25%
TRENTO. Saranno 14 le liste per la Camera, 147 i candidati, tra i cui i cittadini potranno scegliere alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. Delle 16 liste presentate, sono due quelle escluse ieri dopo il vaglio della Corte d’Appello: si tratta di Grande Sud Mpa, il movimento dell’ex governatore della Sicilia Raffaele Lombardo e di Gianfranco Micciché che a sorpresa aveva depositato i propri nominativi, e di Amnistia Giustizia Libertà, la lista dei radicali che vede presenti i leader storici Marco Pannella ed Emma Bonino. Il motivo dell’esclusione è lo stesso: non aver presentato le mille firme richieste dalla legge (i radicali ne hanno presentate 100, Grande Sud zero). I due movimenti hanno 48 ore di tempo per presentare ricorso in Cassazione.
Tutte ammesse invece le candidature per il Senato, dove in Trentino - lo ricordiamo - si vota con il sistema dei collegi uninominali e dunque la scelta non è tra liste ma tra singoli candidati dei vari schieramenti.
Ecco dunque le liste in campo: Pd, Sel (con i Verdi altoatesini), Svp, Scelta Civica con Monti, Udc, Pdl, Lega Nord, Rivoluzione civile di Ingroia, Movimento 5 Stelle, Fermare il declino, Mir (Moderati in rivoluzione), La Destra, Freiheitlichen e Casapound.
Complessivamente è un esercito di 147 candidati in corsa per 11 posti da deputato assegnati al Trentino Alto Adige (che potrebbero però anche diventare 10 o 12 in virtù di un complicato gioco di resti collegato al premio di maggioranza). Solo 38 le donne, il 25,8% sul totale: la lista che ne ha di più è quella dell’Udc (5), seguita da Pd, Sel e Rivoluzione civile con 4 (a zero il Movimento 5 stelle). Per quanto riguarda il possibile scenario della ripartizione dei seggi alla Camera, gli analisti dei partiti mantengono una certa cautela: le stime, considerando il premio di maggioranza per la coalizione vincente (Pd-Sel stando ai sondaggi di oggi) 3-4 seggi andrebbero al Pd, 3-4 alla Svp, 1-2 a Scelta Civica con Monti e 1 rispettivamente a Pdl, Lega Nord e 5 Stelle.
Sul fronte del Senato tutto come annunciato, si conferma una corsa a 6 sui tre collegi trentini (Trento, Rovereto, Valsugana): in campo ci sono i candidati di due coalizioni (Pd-Patt-Upt, Pdl-Lega), Ingroia, Movimento 5 Stelle, Fermare il declino e Mir. Più affollata invece la sfida sui 3 collegi altoatesini. Sono 7 in totale i seggi assegnati al Trentino Alto Adige: ai 6 eletti nei collegi si aggiunge il miglior perdente.
Intanto i Freiheitlichen, che rappresentano la destra sudtirolese che si batte per lo stato libero dell’Alto Adige, hanno presentato un ricorso contro la lista Svp-Patt: contestano il fatto che i candidati del Patt (che è uno, Mauro Ottobre) non appartengono a una minoranza linguistica e per questo - secondo i Freiheitlichen - l’intera lista Svp-Patt perde lo status di lista etnica, per la quale non vale lo sbarramento nazionale, ma solo uno regionale del 20%.
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