TRENTO. Era dal 1921, anno di inizio dei rilevamenti in molte stazioni, che in Trentino non faceva così caldo a febbraio. Ieri la colonnina di mercurio ha fatto registrare a Trento una massima di 21,8 gradi. Per trovare una temperatura simile in questo periodo in città bisogna andare indietro fino al 1990, quando fu registrata una massima di 20 gradi. Ancor più clamoroso il dato di Levico Terme, come segnala l'appassionato di meteo Giampaolo Rizzonelli: ieri sono stati raggiunti i 22 gradi (record storico di sempre per febbraio) e l'escursione termica giornaliera è stata di 23 gradi. A causa del gran caldo si è anche sciolto il ghiaccio che "copriva" il lago di Caldonazzo.

Ma le temperature sono state elevate un po' dappertutto: a Pergine 21,4 gradi, a Malé 20,2, a Rovereto 19,9, a Cavalese 18,8 e a Lavarone 18. Un caldo simile non si vedeva da almeno quindici anni in molte di queste località. A sorprendere, infatti, oltre all'impennata delle temperature di ieri è lo sbalzo termico incredibile che si è verificato in poche ore. La massima di giovedì, in città, era stata di 10,6 gradi, in linea con le medie di febbraio. Ieri, invece, la massima è schizzata di oltre 10 gradi. Non solo.

Appena due settimane fa eravamo nella morsa del gelo, con temperature che avevano raggiunto i -20 in provincia. In febbraio - ricorda ancora Rizzonelli su Meteolevicoterme.it - ci sono stati ben 9 giorni con le massime inferiori allo zero e anche ieri, per il 69º giorno consecutivo, la minima della notte era stata sotto zero. Un clima pazzo, dunque, che nel giro di dieci giorni è passato dall'inverno più freddo ad un mite anticipo di primavera. Ma se il gelo, a metà febbraio, è plausibile, una temperatura così calda è assolutamente «anomala», come spiega Roberto Barbiero di Meteotrentino.

«L'alta pressione si è piazzata sul centro Europa - spiega - e sta pompando aria calda dall'area mediterranea. È una rarità, anche perché mediamente le massime di questo mese sono inferiori di ben dieci gradi». Questo caldo anomalo, comunque, non è destinato a continuare per molto. «Nella giornata di sabato (oggi, ndr) - prosegue Barbiero - avremo temperature simili a quelle odierne, poi da domenica arriverà un'aria più fresca che farà tornare la situazione nella norma, con massime nell'ordine dei 12-14 gradi». Un assaggio di primavera dopo il freddo polare che ci costringe a fare i conti, ancora una volta, con le bizze del tempo.