È morto Renzo Tait il sacrestano di Mezzocorona

Mezzocorona. All'età di 76 anni, dopo una breve ma feroce malattia, Renzo Tait è andato ad incontrare quel Dio che ha servito per tanti anni. Da oltre vent'anni, ovvero da quando era andato in...


Marco Weber


Mezzocorona. All'età di 76 anni, dopo una breve ma feroce malattia, Renzo Tait è andato ad incontrare quel Dio che ha servito per tanti anni. Da oltre vent'anni, ovvero da quando era andato in pensione dal suo lavoro di postino, la sua “missione di vita” era quella di fare il sagrestano. Attività che lui ha sempre svolto gratuitamente, con passione e dedizione assoluta, per puro spirito di volontariato. “El Ronzòti”, com'era comunemente conosciuto, non era sposato e quando andò in pensione fu coinvolto dall'allora sagrestano Francesco Ferrarol nel dargli una mano. Lui accettò con entusiasmo e ne diventò da subito il braccio destro, per poi, alcuni anni dopo la morte dell'amico, diventare lui stesso il sacrestano di riferimento della canonica di Mezzocorona. Fu il sacrestano Renzo Tait, nel 2004, ad entrare in canonica la mattina e trovare l'allora parroco don Valentino Loner morto. L'attuale parroco Agostino Valentini, con le lacrime agli occhi, lo descrive così: “Era sempre disponibile a qualsiasi ora. Geloso del suo ruolo di sacrestano, attività che svolgeva con ambizione e grande dedizione. Aveva una sua casa, ma possiamo dire che la canonica era casa sua. Una di quelle persone che quando mancano rimane un buco. Tuttofare oltre che sacrestano, tante mansioni le svolgeva in autonomia. Anticipava le necessità. Mi mancherà”. Grande appassionato di funghi, le poche giornate in un anno in cui era momentaneamente “in ferie” dalla mansione di sacrestano le dedicava ad andare nei boschi a raccogliere “brise” e quant'altro per poi in buona parte regalarli agli amici. Inoltre faceva parte dei Fisarmonici di Mezzocorona, dei quali era socio fondatore, e con la sua fisarmonica allietava le feste all'oratorio. “Ogni vigilia dell'Epifania – ricorda l'amico Thomas Santambrogio - dopo il giro dei Re Magi ci trovavamo con lui in sala don Valentino, sotto la canonica, dove ci allietava fino a tarda sera con la sua fisarmonica”. Destino vuole che sia morto proprio in questo giorno dell'anno. “Faceva parte del direttivo – precisa Giovanni Lechthaler, maestro da sempre dei Fisarmonici nonché anche lui socio fondatore – e oltre a essere un buon musicista era anche molto disponibile quando c'era bisogno del suo aiuto”. Tutti lo conoscevano e lui conosceva tutti. “Sono parroco di Mezzocorona dal 2004 – sottolinea don Valentino – ma non sono nato qui e non conosco tutti i seimila e più abitanti della borgata. Lui è stato tanti anni postino qui in paese. La sua conoscenza delle famiglie mi è stata utile più volte”. Il funerale domani alle 14 e 30 nella parrocchiale.















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