il pericolo

Torna l’incubo della processionaria, segnalazioni da tutto il Trentino

A Trento il Comune è stato costretto a chiudere un parco. a Rovereto cartelli di allerta lungo i principali sentieri



TRENTO. Con il primo caldo torna l'incubo della processionaria. Le segnalazioni sono tantissime e arrivano da diverse località della provincia, tanto in fondovalle quanto il località più alte, quasi fino ai mille metri.

Processionaria che è oggettivamente pericolosa tanto che a Trento alcuni giorni fa è stato chiuso il parco della Clarina, quello in via Anna Frank. In questo caso non si tratta di processionaria che era “naturalmente” presente. “Si precisa che le processionarie non provengono da alberi del giardino, dove non vi sono nidi ed erano già stati operati controlli per l’eventuale rimozione”, precisava l’Ufficio parchi e giardini. “Abbiamo purtroppo potuto riscontare la presenza di processionarie nei cassonetti in adiacenza dell’area a parcheggio su via Anna Frank, e quindi si presuppone che negli stessi siano stati abbandonati sacchetti contenenti nidi di processionaria da parte di ignoti“.

Segnalazioni diverse arrivano anche da Rovereto, dove il Comune ha affisso dei cartelli di allerta lungo i tracciati al Bosco della Città, presso la Strada degli Artiglieri, alla baita Costa Violina, presso il sentiero delle Orme dei dinosauri, ai Lavini di Marco e nelle aree boscate frequentate abitualmente.

Sui cartelli sono ricordati anche i corretti comportamenti da tenere. Il primo , tra tutti, è quello di evitare di sostare sotto i pini e conifere, soprattutto sotto alle piante che presentano nidi di processionaria. Ma è anche utile evitare di effettuare lavori che possano diffondere nell’aria i peli urticanti e tenere i cani al guinzaglio e con museruola e lontano da pini e cedri. In caso di contatto, evitare di grattarsi, fare tempestivamente una doccia e lavare gli indumenti a temperatura elevata, se il contatto è avvenuto con le mucose, sciacquare subito le parti contaminate con acqua e bicabornato (anche nel caso di cani, cavalli, ecc.).













Scuola & Ricerca

In primo piano

Il caso

Chico Forti lascia il carcere a Miami, rientro in Italia più vicino: "Per me comincia la rinascita"

Da ieri il 65enne trentino, condannato all’ergastolo per omicidio, è trattenuto dall'Immigrazione Usa: nelle scorse ore firmato l’accordo per scontare la pena in Italia. Lo zio Gianni: "Speriamo in tempi brevi"

LA PROCEDURA. La sentenza Usa sarà trasmessa alla Corte d'Appello di Trento
IL RIMPATRIO. Il ministro Nordio: «Chico Forti, lavoriamo per il suo ritorno in Italia il prima possibile»
IL PRECEDENTE Nordio: "Gli Usa non dimenticano il caso Baraldini"
COMPLEANNO Chico Forti, 64 anni festeggiati in carcere: "Grazie a chi mi è vicino" 
IL FRATELLO DELLA VITTIMA Bradley Pike: "E' innocente"

CASO IN TV La storia di Chico in onda negli Usa sulla Cbs