«Un kit trasforma  le vecchie bici in elettriche»

Rovereto. E come dargli torto? certo che ha ragione, bepi wolf, l'archimede della quercia. ha perfettamente ragione quando sostiene che “fa bene la provincia a incentivare l'acquisto di biciclette...


Giorgio Dalbosco


Rovereto. E come dargli torto? certo che ha ragione, bepi wolf, l'archimede della quercia. ha perfettamente ragione quando sostiene che “fa bene la provincia a incentivare l'acquisto di biciclette elettriche prevedendo un contributo massimo di 600 euro” e molto probabilmente ha anche ragione quando sostiene che “la maggior parte delle biciclette, elettriche e non, sono importate dalla cina”. poi – il suo ragionamento fila senza, si badi, tirare acqua al suo mulino – bepi wolf , che di anni ne ha a sufficienza per poterlo dire - sostiene che nelle cantine di rovereto, ma anche di tutto il trentino, sono ammucchiate e inutilizzate centinaia se non migliaia di biciclette. ed ecco la sua riflessione: “in trentino, e specificamente a rovereto, opera un'azienda, la ducati, che costruisce idonei kit per rendere qualsiasi bicicletta a pedalata assistita.”

Quindi? bepi wolf ridacchia e poi si fa serio: “dico. primo. il kit elettrico con quant'altro è necessario costa molto ma molto meno di una bici elettrica. e lo si può comperare qui senza andare in cina. così si favorisce l'economia locale. secondo: si può dare lavoro agli artigiani locali che ti montano il motore con pochi euro. terzo: non c'è dubbio che bisogna favorire l'uso della bicicletta. qui non mi dilungo perché credo che sia di palmare evidenza il grande contributo nel migliorare l'ambiente quarto: perché la provincia non estende il contributo per l'acquisto di una bicicletta elettrica a quello del kit e del lavoro di montaggio?” bepi wolf, che come dimostrano la foto e un servizio televisivo nientemeno che della rete globo (la rai brasiliana), rilancia: “raccomanderei alla provincia di utilizzare nel testo del provvedimento a favore delle bici elettriche il termine «velocipede» desunto dal codice della strada agli articoli 50 e 68 perché in tal modo si consentirebbe di sostenere anche le biciclette che hanno più di due ruote. perché non pensare ad un velocipede semiaperto per l'estate e chiuso per la stagione fredda o piovosa, sempre a pedalata assistita, velocipede che non inquina e non fa rumore?” e con sempre maggior convinzione conclude: “certamente, e va sottolineato soprattutto in questo periodo di vacche non magre ma addirittura scheletriche della nostra economia, vedi coronavirus, non è che con questo piccolo suggerimento si risolleverebbe la bilancia commerciale con la cina, ma sicuramente qui a livello locale si favorirebbe l'acquisto di prodotti nazionali, l'attività di artigiani grandi e piccoli.” e wolf torna a salire sul suo velocipede che ha costruito lui con le sue mani appaiando due vecchie bici, montandoci su il kit giusto e rendendo con pochi euro, un comodo, come lo chiama lui velocipede con un’autonomia di 30 km.













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