IL FATTO

Rovereto, studentessa malata di tubercolosi, scattano i test a scuola

Il caso è stato registrato al liceo Rosmini: la ragazza sta bene e le probabilità di contagio sono basse ma i compagni vanno sottoposti ai controlli di prassi



ROVERETO. Un caso di tubercolosi polmonare è stato registrato al liceo Rosmini di Rovereto. Colpita una ragazza minorenne, che si trova ricoverata all'ospedale, in condizioni non gravi.

E' scattato però il protocollo prrevisto in questi casi. Il 2 gennaio l'Azienda sanitaria ha inviato una lettera ai genitori dei compagni di classe della studentessa per informarli del test al quale ieri pomeriggio sono stati sottoposti. Esami che proseguiranno anche oggi.

«La tubercolosi - è riportato nella lettera dell’Azienda sanitaria - è una malattia che si trasmette per via aerea con un basso rischio di contagiosità. Meno della metà delle persone che vengono in contatto con un caso possono essere contagiate e di queste meno del 10% possono ammalarsi».

Il test tubercolinico si effettua con una piccola iniezione nell’avambraccio. La risposta al test arriva dopo 48 ore. Se negativo, dovrà essere ripetuto dopo due mesi. In caso di test positivo, fa sapere l’Azienda sanitaria, verranno effettuati ulteriori approfondimenti diagnostici.

Solo un contatto continuato e in ambiti chiusi e ristretti con chi è colpito da tubercolosi può portare ad un contagio, con comunque una percentuale inferiore al 5 per cento tra coloro che hanno condiviso spazi chiusi per almeno 8 ore con chi è stato colpito dal germe, che sviluppa a sua volta la malattia. 













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