Centauro vola nel torrente e muore 

La vittima è Mario Capelli, 59 anni, nato a Merano e residente a Verona: inutili i soccorsi


di Stefano Marini


VAL DI LEDRO (Trentino). In una tragedia della strada ieri al Passo d’Ampola, tra Valle di Ledro e Chiese in provincia di Trento, è morto Mario Capelli, nato a Merano 59 anni fa e residente a Verona.

Attorno alle 14 Capelli stava percorrendo la statale 240 in direzione Riva del Garda in sella alla sua motocicletta. All’improvviso, per cause in corso di accertamento, ha perso il controllo della sua Honda CB1000 all’altezza di una semi curva finendo fuori strada e quindi volando nelle acque del torrente Palvico che scorre nei pressi e schiantandosi contro i massi del greto.

Capelli viaggiava in compagnia di un gruppo di altri centauri che hanno subito chiamato i soccorsi. Nel breve volgere di alcuni minuti sul posto sono accorsi i volontari della Croce Bianca di Ledro e quelli del 118 di Arco, seguiti dai volontari dei vigili del fuoco di Storo, in Valle del Chiese, e dai carabinieri di Riva, ma da subito è apparso purtroppo chiaro quanto la situazione fosse disperata. Anche l’estremo tentativo di rianimazione effettuato con l’intervento del personale medico dell’elisoccorso alla fine si è rivelato inutile e non è rimasto altro da fare che constatare il decesso del motociclista, forse avvenuto sul colpo per l’impatto con le rocce e gli arbusti che in quel tratto costeggiano le sponde del Palvico.

Per ricostruire la dinamica dell’incidente mancano testimoni diretti, poiché, a quanto pare, il motociclista originario di Merano si era staccato dal gruppo che lo precedeva. Potrebbe aver urtato un muretto a bordo strada sul quale sono stati rinvenuti segni di contatto, di certo però c’è solo il luttuoso epilogo di quella che avrebbe dovuto essere per Mario Capelli una piacevole gita fuori porta in compagnia degli amici.

Un incidente mortale in moto nel giorno in cui migliaia di centauri si erano ritrovati in Piazza Fiera a Trento per la tradizionale benedizione delle moto suona come una beffa crudele. La strada dell’Ampola non è però nuova ad eventi simili. La parte di statale 240 che da Storo si inerpica fino alla Val di Ledro presenta scorci suggestivi con gole e canyon, cascate e strutture storiche, caratteristiche che con la bella stagione la rendono molto frequentata dai turisti, con e senza moto.

Il percorso, caratterizzato da curve secche seguite da lunghi rettilinei, semi curve e tornanti, oltre ad essere scenografico è impegnativo e questo piace ad alcuni centauri, che ne approfittano per dar sfoggio delle proprie abilità. Talvolta qualcuno esagera e si tratta di una situazione ben nota anche alle forze di polizia, che fra la fine della primavera e l’estate dedicano molta attenzione alla zona, fermo restando che è impossibile garantire un presidio puntuale 24 ore su 24.

L’incidente di ieri ha causato pesanti ripercussioni al traffico sulla statale 240. Per permettere prima i soccorsi e poi i rilievi, la strada è stata a lungo chiusa dalle forze dell’ordine. In entrambe le direzioni si sono formate lunghe code, risolte solo con la riapertura della carreggiata.

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