Bilancio partecipato, 100mila euro ai cittadini 

Entro il 15 febbraio l’invio dei progetti, che verranno votati dai rivani via web I paletti: le opere dovranno avere valenza pubblica e un costo sostenibile



RIVA. La democrazia partecipata passa dalle parole ai fatti. Non solo grazie al Movimento 5 Stelle, che della partecipazione ha fatto uno dei suoi principali cavalli d battaglia, ma per la volontà dell’amministrazione di Riva che, in vista del bilancio 2018, ha deciso di rendere disponibili cento mila euro per interventi proposti direttamente dai cittadini, significativi per il miglioramento della città. A guardare bene, il cosiddetto “Bilancio partecipato” faceva parte del programma elettorale della coalizione di centro sinistra già nel 2015 ed è stato poi ribadito nelle linee programmatiche del sindaco Mosaner all’inizio del mandato, ma si sa che a volte i buoni propostiti rimangono solo sulla carta. Oggi invece i cittadini sono chiamati a contribuire concretamente, presentando idee progettuali per lavori di manutenzione, ristrutturazione o recupero del patrimonio comunale, da un nuovo parcheggio, una barriera architettonica da abbattere, una segnaletica, un tratto di ciclabile, per fare solo degli esempi. Le proposte dovranno essere presentate entro il 15 febbraio attraverso il sito del Comune, corredate di alcuni dati tecnici e di un’ipotesi di costi. Tutte le proposte saranno valutate da una commissione tecnica in ordine alla fattibilità dell’opera e ai costi e, quelle ammissibili, saranno poi sottoposte al voto dei cittadini che, sempre via internet, entro la fine di marzo saranno chiamati a scegliere quali opere portare avanti e quali no. Solo al termine di questo processo la Giunta varerà i provvedimenti per fare sí che i progetti diventino operativi.

È la prima volta che il Comune di Riva incentiva in modo cosí diretto la partecipazione dei cittadini, fino a qualche anno fa esistevano infatti le assemblee di quartiere che servivano ad evidenziare le esigenze di ogni singola frazione ma che spesso si trasformavano in una prova di forza gli uni contro gli altri. «Lo strumento del bilancio partecipato – spiega Alessio Zanoni assessore alle opere pubbliche e all’epoca anche responsabile del programma elettorale – punta a stimolare i cittadini attivi e anche a costruire una nuova cultura della partecipazione. Per questo vorremmo ricevere idee che riguardano opere che servano a tutta la città, non gli interessi del singolo o di un piccolo gruppo. Queste ultime sono attività che rientrano nelle risposte ordinarie dell’amministrazione».

Anche il M5S aveva presentato una mozione in questo senso ma Zanoni tiene a distinguere: «Avevamo promesso il bilancio partecipato e ora lo facciamo. Io non credo nelle maxi assemblee per discutere di tutto come le concepiscono i 5 Stelle. Chi amministra deve lavorare con responsabilità, sapendo coinvolgere i cittadini nelle scelte strategiche». (a.c.)













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