Panarotta, dissequestrato il tratto di collegamento 

Dopo la morte in febbraio dell’agente Paoli, non potrà più essere usato per sciare tra Malga Montagna Granda e Rigolor. Ora si studia il tracciato della sky-weg


di Roberto Gerola


PANAROTTA. Dissequestro per il tratto di strada di collegamento tra i due impianti di risalita Malga Montagna Granda e Rigolor. Il provvedimento è stato emesso qualche giorno fa e fa riferimento al tragico evento del gennaio scorso e che registrò la tragica morte del poliziotto Bruno Paoli (48 anni, di Sant’Orsola) avvenuta il 22 gennaio in seguito a un incidente per il quale sta indagando la magistratura. Il tratto di strada che d’inverno svolge la funzione di collegamento sciistico tra le due stazioni era stato posto sotto sequestro a metà febbraio. L’altro giorno il dissequestro, con la prescrizione che non dovrà più essere utilizzato come pista da sci di collegamento.

Il tratto in questione fa parte del collegamento stradale tra la Panarotta e la Valle dei Mcheni passando dalla Malga alla Tingherla e quindi Kamaovrunt, Roveda e Frassilongo. Il dissequestro è avvenuto in concomitanza con un sopralluogo di tecnici che si sono ritrovati nel piazzale della Malga. Scopo era quello di verificare i lavori di smantellamento dell’impianto di risalita per le pista Malga 1 e 2, di valutarne il nuovo tracciato che tuttavia non si discosterà molto dall’attuale e soprattutto di studiare il tracciato della Ski-weg. Si tratta della pista da sci per la quale è prevista la costruzione da parte di Trentino Sviluppo spa alla quale società i Comuni proprietari del terreno hanno demandato appunto la costruzione affinché l’opera possa essere pronta per la prossima stagione invernale insieme al nuovo impianto di risalita (struttura che risale a 20 anni fa, a tre posti). La Ski-weg avrà funzione di collegamento tra le stazioni di risalita Malga e Rigolor passando per la pista Storta, e sostituirà per tale funzione invernale appunto la strada sottostante che resterà sempre tale.

Si tratta quindi di due strutture molto importanti per il futuro della Panarotta invernale e per la gestione da parte del nuovo presidente Matteo Anderle che è subentrato a Fabrizio Oss (attualmente vicepresidente) con il cda completato da Alberto Pedrotti (Trentino Sviluppo spa). La Panarotta è sempre assillata dal problema delle presenze che nella stagione conclusasi in marzo è stata tuttavia particolarmente positiva se si pensa agli eventi che ne hanno parzialmente bloccato l’attività: 24 mila ingressi (a fronte dei 15 mila della stagione precedente), con 256 mila passaggi totali (188 mila), e un fatturato di 305 mila euro (circa 100 mila in più rispetto alla stagione precedente). Poi, gli altri problemi, nuova gestione per lo Chalet Panarotta, lo stabile Cima Esi (in cima all’impianto di risalita) sempre vuoto, la necessità di nuovi capitali da parte dei soci. Altra nota positiva: la sistemazione del primo tratto della strada (ora comunale) per la Malga.

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