Palù, la legnaia del sindaco distrutta dalle fiamme 

Rogo quasi certamente doloso (non c’era corrente elettrica nel capanno in legno) alle 5 di ieri notte: secondo incendio in pochi giorni dopo quello del pollaio-fienile


di Roberto Gerola


PALÙ DEL FERSINA. Secondo incendio di baita a Palù del Fersina, in pochi giorni. E anche questa volta si è trattato di un incendio doloso. E’ stata presa di mira una legnaia che il sindaco Stefano Moltrer condivide come proprietà con una zia, Irene Jobstraibizer.

Sono tornati i piromani? In molti se lo stanno chiedendo proprio perché due baite a fuoco a distanza di qualche giorno, non rappresenta una coincidenza. Un atto contro il sindaco Moltrer? Non viene escluso. E i carabinieri, dopo i rilievi stanno procedendo con le indagini. Sta di fatto che la legnaia con depositata la legna dentro e fuori insieme a catasta di assi, non era dotata di impianto elettrico e quindi un possibile corto circuito è stato subito escluso.

Le fiamme si sono levate alte verso le 5 di ieri mattina e l’allarme è stato da un residente nelle case vicine (a monte). Aveva preso fuoco il deposito di legna poi andata distrutta insieme a uno spaccalegna. Danni limitati anche stavolta, grazie all’immediato interventi dei vigili del fuoco volontari di Palù del Fersina con il comandante Corrado Lenzi.

Il deposito si trova lungo la strada a valle della provinciale tra le case della località Stefani (Acker van Stefener, il toponimo mocheno) poste a monte della strada comunale e alcuni campi coltivati. C’era la preoccupazione che il vento potesse interessare appunto i masi a monte, ma fortunatamente, ieri mattina, era cessato. Il deposito si trova a una cinquantina di metri dallo storico sasso (posto in mezzo al prato adiacente ai campi coltivati con la legnaia) utilizzato dal “vecio e la vecia” nel rito che da decine di anni si tramanda come tradizione mochena, l’ultimo giorno di carnevale.

Si tratta, come detto, di un secondo incendio in questi primi giorni dell’anno. Nel caso precedente (avvenuto poco dopo l’una di notte tra mercoledì e giovedì scorsi) era stato appiccato il fuoco a un pollaio-fienile nella zona a monte della caserma dei pompieri nelle dirette vicinanze del complesso di masi denominato Jeger o Tolleri, e di proprietà di Maria Lenzi. In questo caso, si è tratto di un pollaio - fienile con il basamento in muratura, mentre il deposito in località Stefani era solo di legno.

Tra la popolazione, non si nasconde la preoccupazione per il sorgere di questi atti. Molti anni fa erano all’ordine del giorno e non solo a Palù. Un loro ritorno preoccupa.













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