«La nuova ciclabile  non dovrà passare lungo la via Andanta» 

I contadini della Vigolana: «È troppo utilizzata dai trattori  meglio spostare il tracciato più in alto in zona “Le Fratte”»


di Maddalena Di Tolla Deflorian


ALTOPIANO DELLA VIGOLANA . Prosegue il percorso di partecipazione intorno al progetto della pista ciclo-turistica, che dovrebbe collegare l’altopiano con Folgaria, Lavarone, Asiago, e scendendo in Valsugana con Calceranica, Pergine e Caldonazzo. Nel corso di questa settimana gli assessori comunali competenti, Devis Tamanin, al bilancio, e Alice Campregher, al turismo, hanno incontrato prima alcuni esponenti del settore turistico (pochi, a dire il vero) e poi un affollato gruppo di contadini.

I due incontri hanno fatto emergere da parte dei presenti condivisione per il progetto e alcune proposte alternative. In particolare sia gli operatori turistici che gli agricoltori hanno chiesto di stralciare il tracciato previsto nel progetto di massima sulla via Andanta, nella piana agricola di Vigolo, per far passare invece la pista più in alto, alle pendici della Vigolana, in zona Le Fratte. Il motivo è che via Andanta sarebbe troppo utilizzata da trattori e mezzi vari, ponendo seri problemi di convivenza fra utenti e agricoltori. Tamanini ha comunque chiarito che non sarà una pista ciclabile vera e propria (e per questo la Provincia non metterà un euro), con tutte le regole e obblighi per tale percorso previsti, dunque non ci sarà asfaltatura se non nei tratti realmente pericolosi né ci saranno oneri particolari di manutenzione per il comune. Si tratterà di un semplice percorso di tipo turistico-escursionistico, soggetto ad oggi a quelle “zero regole” che lo rendono sostenibile.

Una preoccupazione espressa da molti sulla convivenza fra usi quotidiani della strada e ciclisti, riguarda la scarsa educazione di moti turisti italiani. Gli assessori hanno precisato meglio alcune questioni, a partire dal fatto che circa metà del costo (stimato alla fase attuale in circa un milione e mezzo di euro) dovrebbe restare a carico del comune di Folgaria, che ha già dichiarato informalmente la propria partecipazione. Nei prossimi giorni seguiranno gli incontri con i comuni di Calceranica, Caldonazzo, Pergine. “Contiamo di ottenere i soldi per la progettazione esecutiva nel 2018, di andare in appalto entro il 2019 e iniziare i lavori nel 2020” ha chiosato Tamanini.













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