In Vigolana tra i 4 paesi ci si sposterà in bicicletta 

Presentato in consiglio lo studio di fattibilità della pista per collegare le frazioni  del Comune con un tracciato di oltre 30 chilometri. Costo stimato: 1,3 milioni


di Maddalena Di Tolla Deflorian


ALTOPIANO DELLA VIGOLANA . Il primo atto concreto è stato fatto. Mercoledì sera il tracciato ipotetico della pista ciclo-turistica della Vigolana è stato illustrato al consiglio comunale dai due assessori competenti, Alice Campregher e Devis Tamanini. Il costo ipotizzato di realizzazione sarebbe di un milione e trecentomila euro. I soldi potrebbero arrivare in parte dal fondo di 700/800.000 euro stanziati dalla Comunità di valle proprio per i percorsi ciclabili.

«Abbiamo già depositato il progetto in Comunità, a titolo informativo», spiega l’assessora Campregher.

Questo primo progetto di massima è stato redatto dal dottore forestale Carmelo Anderle di Pergine, che ha seguito l’indicazione della giunta di prevedere meno lavori possibili, e un basso impatto ambientale e paesaggistico del percorso. La ciclo-turistica così come la pensa la giunta comunale di Perazzoli correrebbe per oltre trenta chilometri, unirebbe le quattro frazioni del Comune, offrendo una possibilità di mobilità alternativa alle auto, che era il primo obiettivo del progetto. Oltre a questo, in ottica turistica, unirebbe l’altopiano della Vigolana con i Comuni limitrofi, ovvero verso la Valsugana con Calceranica e Pergine, verso la valle dell’Adige con Trento (per meglio dire Valsorda, in quanto dal Comune di Trento finora non c’è riscontro di interesse) e verso gli Altipiani Cimbri con Folgaria e se possibile anche con Lavarone.

Offrire una nuova possibilità al turismo è il secondo obiettivo del progetto. Campregher ci spiega che «con l’assessore Tamanini abbiamo avuto un incontro di presentazione di massima con la giunta di Folgaria, e abbiamo incassato il loro forte interesse. Folgaria sta pensando anche a unirsi con l’ Altipiano dei Sette Comuni». Verso Trento si ipotizza anche di portare la pista al Passo Cimirlo, se non andasse a buon fine il percorso su Valsorda. Quasi tutto il percorso sarebbe di facile fruizione per ciclisti non esperti, per famiglie e bambini.

I percorsi individuati come realizzabili, per i quali vi sono già i dettagli esecutivi, sono in gran parte già esistenti, sono strade asfaltate o forestali. Solo in ridotta porzione sono tratte che si dovrebbero realizzare ex novo. Il tratto più suggestivo e più oneroso da realizzare sarebbe quello attraverso le vecchie gallerie stradali della Strada della Fricca, in disuso da anni per le auto, che dovrebbero essere messe in sicurezza. Il passaggio di presentazione in consiglio comunale è stato fortemente voluto dai due assessori competenti, nello spirito della progettazione condivisa con il territorio. Le minoranza in consiglio sono rimaste silenziose. Entro il mese di dicembre seguiranno incontri di discussione con il Consorzio di miglioramento fondiario, perché si passerebbe su diverse strade agricole, con il Consorzio turistico della Vigolana, con le Pro Loco, con i comuni limitrofi e con le associazioni del territorio interessate alla ciclabilità. Il prossimo passo sarà reperire i fondi per la progettazione esecutiva, nella speranza, che muove Tamanini e Campregher, che gli altri comuni partecipino anche finanziariamente all’impresa.

Il Consiglio nella seduta di mercoledì ha anche approvato (senza i voti della minoranza) la variazione di bilancio, per meri motivi di aggiustamento contabile.













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