Frutta o dessert non a fine pranzo ma a metà mattina 

Parte il 9 aprile nelle scuole di Cles e di Livo un esperimento   per migliorare le abitudini alimentari di ragazzi e famiglie



CLES. La frutta ed il dessert non più al termine del pranzo in mensa, ma anticipati nell’intervallo mattutino, prima del pasto principale della giornata. Un modo per abituare i ragazzi, che spesso per lo spuntino preferiscono merendine e altri snack non propriamente salutari, ad una corretta pratica alimentare, che poi potranno “esportare” anche in famiglia.

Sono questi gli obiettivi del progetto sperimentale “Anticipo distribuzione frutta/dessert nell’intervallo mattutino”, approvato dalla Comunità Valle di Non, che sarà “testato” sugli alunni dell’Istituto Comprensivo Bernardo Clesio a partire dal 9 aprile fino al termine dell’anno scolastico in corso, in accordo con la società appaltatrice del servizio mensa, l’impresa Markas srl di Bolzano.

La richiesta di sperimentare la nuova dieta era stata presentata dall’Istituto Comprensivo lo scorso 20 marzo. Al progetto sono interessate in particolare le scuole primarie di Cles e di Livo, dove fra qualche giorno si comincerà ad anticipare la somministrazione della frutta o del dessert previsti durante il pranzo in mensa.

Il menù giornaliero per la scuola primaria è composto di un primo piatto, un secondo, di verdura cruda, verdura cotta, pane fresco e frutta fresca o dessert. Non tutti gli alunni sono iscritti in mensa e visto l’esiguo numero di questi (circa 30) e il carattere sperimentale dell’iniziativa, si è deciso di distribuire la frutta o il dessert a tutti, sostenendone i costi che per il periodo considerato (3 giorni alla settimana, come detto dal 9 aprile al termine dell’anno scolastico) ammonta a 300 euro più Iva. Come ricorda la delibera della Comunità, il capitolato speciale d’appalto, allegato al contratto sottoscritto in settembre contempla l’impegno dell’appaltatore in favore di iniziative promosse dalle istituzioni scolastiche. La sperimentazione per quest’anno vale solo nei 3 giorni di frequenza pomeridiana obbligatoria per le scuole primarie di Cles e Livo, dove è in vigore il cosiddetto tempo pieno. La distribuzione di frutta o dessert, come detto, interessa tutti i ragazzini, anche quelli che non usufruiscono del servizio mensa, ed il maggior costo relativo dato il carattere sperimentale dell’iniziativa viene assunto in carico dalla Comunità della valle di Non. (g.e.)















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