CLES. A Cles aspettano da vent’anni e oltre la circonvallazione est della borgata, ma c’è incertezza sui lavori, la progettazione definitiva e se e quando partiranno per davvero. A gettare ombre sul cantiere prossimo venturo (i cui lavori dovrebbero peraltro già essere stati assegnati a una cordata di imprese, anche se non ancora in modo formale) è l’idea di indire un referendum sul traforo del Peller rilanciata nei giorni scorsi dal presidente della Comunità della Val di Sole, Guido Redolfi, che ha fatto riemergere lo spettro della galleria sotto la montagna che, secondo un vecchio progetto mai formalmente abbandonato, avrebbe collegato direttamente Cles con il capoluogo solandro di Malé evitando Mostizzolo e le Cappelle. Traforo questo che – anche se nella campagna elettorale dello scorso ottobre è stato ignorato e citato solo in alcuni incontri di lista di candidati di appoggio al candidato governatore (poi eletto) Maurizio Fugatti – figura comunque nel programma elettorale della stessa coalizione che ha vinto le elezioni.

La preoccupazione di Cles, e non solo di Cles, è raccolta dal consigliere provinciale del Patt Lorenzo Ossanna, che sui timori per la circonvallazione della borgata ha presentato un’interrogazione in Provincia. Ossanna prende lo spunto dal disegno di legge nr. 3/XVI di data 27 dicembre 2018, relativo alla variazione di bilancio in cui sono stati previsti dei tagli consistenti su vari capitoli. Pare infatti che tali riduzioni riguardino anche le opere di viabilità d’importanza strategica provinciale. «Da una lettura della relazione e dell’articolato non si comprende se tali interventi vadano a incidere anche sulla realizzazione della cosiddetta “Circonvallazione di Cles”, opera attesa da oltre 20 anni e fondamentale per la viabilità, sicurezza e vivibilità delle Valli del Noce», scrive Ossanna. E vuol sapere «se i tagli disposti dalla variazione incidano sulla Circonvallazione di Cles e in caso contrario, quando sia previsto l’effettivo inizio dei lavori».

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