IL CASO

L’Azienda sanitaria: "Tanti anziani contagiati. Ecco perché in Trentino ci sono più morti che in Alto Adige"

Il numero è elevato per le tante persone positive sopra i 70 anni di età

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TRENTO. Uno dei dati da cui nascono le polemiche sulla gestione dell'epidemia in Trentino è l'elevata mortalità del virus. Nella Provincia di Trento, infatti, sono ad oggi 1.203 i deceduti in totale, su una popolazione di 542.739 persone (dato al 1/o gennaio 2020 del Servizio statistica della Provincia). Nel vicino Alto Adige i decessi sono finora 847, con una popolazione di 533.439 persone (dato del dicembre 2020).

Secondo il dirigente generale dell'Azienda sanitaria di Trento, Pier Paolo Benetollo, "i dati vanno pesati e va fatta quella che tecnicamente si chiama standardizzazione per età. In Trentino abbiamo avuto tanti decessi e tanti ricoveri e abbiamo sempre rimarcato la pesantezza di questo dato. Se vogliamo però fare i confronti bisogna farlo per età. Questa è una malattia che, sulle persone anziane, provoca più complicanze. Quindi, se hai più persone anziane, avrai più complicanze".

Sempre secondo i dati del Servizio statistica della Provincia, la popolazione residente in Trentino risulta composta da 121.419 persone di 65 anni ed oltre (cioè il 22,4%) e l'indice di vecchiaia è di 158,7, cioè ogni 100 giovani ci sono circa 159 anziani.

A livello nazionale lo stesso indice è pari a 178,4 mentre nel Nord-est si colloca a quota 181,8. Anche secondo il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Apss trentina, Antonio Ferro, la lettura dei decessi è legata "al numero di persone positive sopra i 70 anni di età. I nostri dati dicono che noi abbiamo una percentuale di positivi sopra i 70 anni superiore ad altre regioni e questo potrebbe incidere molto sulla percentuale di ricoveri e decessi".













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