Geas ora è pubblica, Paoli auspica la fusione con Esco 

Tione, il presidente della società che gestisce energia, acqua e servizi  lancia un messaggio ai Comuni del Chiese che stanno per uscire dall’ente 


di Stefano Marini


TIONE . La settimana scorsa Geas spa, la società che si occupa delle analisi dell'acqua in Giudicarie è riuscita finalmente a trasformarsi in "In House", e il suo azionariato di riferimento è ora interamente pubblico. Il presidente di Geas, l'ingegner Valter Paoli, ieri a Tione ha parlato del futuro della società ed ha mandato un messaggio chiaro ai Comuni del Chiese in predicato di uscire da Geas: «Non ha senso - ha detto Paoli - avere due società che fanno le stesse cose su un territorio piccolo come le Giudicarie, auspico si arrivi presto ad una fusione con Esco Bim». Questo il culmine di una conferenza che Paoli ha aperto spiegando il delicato passaggio all'"In House": «Dopo un percorso durato 2 anni - ha sottolineato il presidente di Geas - siamo riusciti ad avere il requisito dell' "In House" indispensabile per ottenere l'affido di incarichi da soci che devono essere enti pubblici. Geas era partecipata anche dai consorzi elettrici di Storo e di Stenico, che sono società private. Per far sì che Geas divenisse "In House" serviva quindi che ne uscissero. Non è stato semplice ma grazie alla straordinaria sensibilità dei consorzi ci siamo riusciti. Il problema dell'uscita dei Comuni del Chiese da Geas che ci avrebbe impedito di effettuare un'assemblea straordinaria per adeguare il nostro statuto è stato superato grazie ad Asm Tione che è salita del 2% nell'azionariato e al Comune di Sella Giudicarie che ha ritenuto di restare con noi. Abbiamo adeguato lo statuto alla legge Madia. Le principali modifiche sono che gli amministratori passano da 11 a 5 e viene istituito un comitato di controllo analogo sulla società».

Paoli ha anche parlato del presente e del futuro di Geas: «Abbiamo iniziato la gestione del calore per i Comuni di San Lorenzo - Dorsino e Porte Rendena e Tre Ville. Proseguiamo con la gestione dell'impianto a biogas della discarica di Zuclo. Il gas sta per finire e stiamo chiedendo alla Provincia di riversare il percolato che si raccoglie a fondo discarica sulla sua sommità in modo da allungare la producibilità dell'impianto. Questo ci dovrebbe permettere di produrre per gli ultimi 2 anni coperti da incentivi. Interveniamo sugli acquedotti con manutenzioni e sistemazioni, abbiamo anche montato centraline idroelettriche a Borgo Lares e Tre Ville, e molto altro ancora. Per il futuro abbiamo chiesto alla Provincia di organizzare lo sportello telematico dell'urbanistica in Giudicarie, cioè la possibilità per i cittadini di inviare le pratiche urbanistiche da casa ai Comuni utilizzando la medesima interfaccia. L'ambizione è lavorare per tutti i Comuni, Chiese incluso. Per questo in assemblea ho chiesto di incaricare alcune persone per parlare di fusione con Esco Bim. La strada è obbligata anche perché ci sono anche Comuni esterni alle Giudicarie come Andalo, Madruzzo e Ledro che vogliono entrare in Geas e va detto che già nella conferenza dei sindaci di mercoledì 22, i primi cittadini si sono detti disponibili alla fusione».













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