Bim del Chiese, un bilancio che gode di ottima salute 

L’assemblea. Nel triennio 2020-22 si movimenteranno 19 milioni, 15 dei quali diretti ai Comuni Tenute ferme, per ulteriori approfondimenti, solo le delibere del “bando agricoltura” ed “energia”


Stefano Marini


Borgo chiese. Mercoledì sera l’assemblea del Bim del Chiese si è trasformata in una vera e propria maratona in videoconferenza. I punti all’esame dei delegati del Bacino imbrifero montano erano ben 16 e i lavori, aperti alle 20.30, si sono protratti oltre la mezzanotte e mezza. Alla fine sono passate quasi tutte le delibere, ma con due eccezioni eccellenti: il “bando agricoltura” e il “bando energia”, che abbisognano di ulteriori approfondimenti.

Un bilancio consistente

Riunione del cui esito il presidente del Bim, Severino Papaleoni, si dice soddisfatto:«È stata l’occasione per fare il punto di tutto il lavoro svolto nel periodo dell’epidemia – afferma Papaleoni – abbiamo approvato il bilancio 2020-2022 all’unanimità, si movimentano 19 milioni, 15 che andranno ai Comuni e il resto in interventi, quelli classici, ma anche alcune novità. Fra queste cito il bando per il diritto allo studio degli studenti del primo e del secondo ciclo scolastico. Avendo riscontrato problemi sul territorio, metteremo a disposizione delle famiglie della Valle del Chiese, aventi diritto, contributi da 200 a 600 euro, la cifra effettiva dipenderà dalla dichiarazione Icef, per l’acquisto di strumentazione informatica utile per far frequentare le lezioni online agli studenti. Approvato anche il bando borse di studio, con premi da 300 a 2000 euro, parametrati in base all’Isee, e incentivi crescenti sulla base del voto conseguito, ma conterà anche la velocità di completamento del percorso scolastico, ad esempio, laurearsi fuori corso comporterà il dimezzamento del premio. La presentazione della richiesta per entrambi i bandi potrà essere avanzata online dal sito del Bim, e anche questa è una novità».

Contributi e parametri

Cambiano anche i parametri per concedere i contributi.

«Abbiamo approvato modifiche che rendono il regolamento più obiettivo – conferma Papaleoni – sarà considerata più meritevole una proposta che contribuisca al benessere della Valle del Chiese, oppure che generi atrattività verso il nostro territorio o quelle richieste che prevedano forme di cofinanziamento rispetto al contributo Bim. Oltre a questo, assieme agli altri Bim trentini abbiamo destinato un contributo straordinario all’Azienda sanitaria provinciale. Su 500 mila euro noi ne metteremo 95 mila».

Ci sono poi i due bandi sospesi. Papaleoni spiega così le ragioni che hanno portato a rinviarne la trattazione: «Per il bando agricoltura serve un approfondimento giuridico. La nostra intenzione è incentivare il recupero del territorio a prescindere dalla proprietà dei terreni interessati da lavori ma per farlo serve capire quali sono le possibilità offerte dalla legge. Per il bando energia ho chiesto la sospensione perché è necessario valutare se procedere o meno».

Ecobonus e “incroci”

Tema quest’ultimo approfondito dalla vicepresidente del Bim, Lara Gelmini: «Era necessario che l’assemblea valutasse l’opportunità di mettere a disposizione risorse che con buona probabilità sarebbero andate a sovrapporsi all’ecobonus governativo che copre il 110% della spesa affrontata da chi voglia migliorare la prestazione energetica della propria abitazione. Bene quindi che il presidente abbia ritirato la delibera. Bene anche che l’assemblea abbia accolto all’unanimità un mio emendamento che demanda la scelta dei fornitori del Bim alla struttura tecnica e non all’organo politico. Ho anche avanzato la richiesta, in discussione a breve, che il Bim intervenga con un contributo sulla micromobilità sostenibile (bici e monopattini elettrici, ndr) in modo da replicare in valle il bando della Provincia autonoma, che però esclude le realtà come la nostra. Siamo cittadini trentini anche noi, non figli di un Dio minore...».

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