pozza - consei general 

«Serve verifica sui trasferimenti provinciali» 

Approvata la variazione al bilancio. Ampio consenso per la proposta di Thomas Amplatz



POZZA . Approvata da tutti i consiglieri presenti al Consei general del 29 novembre, la variazione al bilancio di previsione 2017 e pluriennale 2017-2019 del Comun general de Fascia. Dopo l’apertura dell’incontro del presidente Francesco Pitscheider e della procuradora Elena Testor, la conseiera Lara Battisti ha illustrato le variazioni del bilancio di previsione che si attesta 11.748.483 euro, in seguito agli assestamenti di: amministrazione generale (spese 7.870.860 euro; entrate 7.904.570 euro), istruzione e cultura (spese 2.640.271 euro; entrate 2.637.771 euro), turismo e sport (spese ed entrate pari a 561.850 euro), territorio e difesa ambientale (spese 3.190.690; entrate 3.159.480 euro), socio assistenziale (spese ed entrate pari a 991.000.000 euro). Un approfondimento riguardo le spese di 43 mila euro, per incarichi professionali, e di 64 mila euro, per i lavori di sistemazione degli esterni della sede del Comun general, è stato chiesto dal consigliere (Ual) Gianni Rasom. In merito al primo costo, il conseier Riccardo Franceschetti ha precisato che si tratta di consulenze tecniche per il piano territoriale di comunità e per la fattibilità di un progetto di impianto a fune in linea, proposto dal tavolo di lavoro della mobilità, da inserire (in caso di valutazione positiva) entro due anni all’interno del piano territoriale. Riguardo ai 64 mila, invece, il conseier Gianluigi De Sirena ha spiegato che i fondi sono destinati a interventi, quali la siepe, la strada e le scale di accesso a casa di riposo e distretto sanitario, che vengono eseguiti con fondi provenienti da avanzi di bilancio.

Ha suscitato, quindi, interesse e ampio consenso la proposta del consigliere del gruppo misto, Thomas Amplatz, di verifica dei trasferimenti provinciali alla Val di Fassa, attraverso l’analisi dei dati forniti dal Servizio statistica della Provincia. Amplatz ha esposto un breve confrontato tra i finanziamenti erogati alla vicina Val di Fiemme, che conta 20 mila residenti (circa il 4% della popolzione trentina), e quelli - inferiori - conferiti in Fassa, che di residenti ne ha 10 mila (1,8% della popolazione trentina). «Credo che i trasferimenti - ha detto Amplatz - andrebbero calibrati sul criterio della “popolazione equivalente”, utilizzato in altre zone d’Italia, per determinare gli investimenti per le opere pubbliche e i servizi utilizzati dalle persone che realmente sono presenti nel territorio. In Fassa, tenendo conto delle presenze turistiche, raggiungiamo gli stessi numeri di Fiemme (residenti + turisti), ma nel periodo 2008-2015 i finanziamenti per le opere pubbliche, ad esempio, da noi sono corrisposti a 43 milioni, in Fiemme a 94 milioni: 50 milioni di euro che fanno la differenza nel nostro bilancio per una progettualità condivisa di lungo periodo. È necessario approfondire questi dati, magari avvalendoci di tesi di laurea preparate da studenti fassani, per chiedere alla Provincia, sulla base dei numeri, conferimenti adeguati». Franceschetti, pur concordando con Ampltaz, ha però sottolineato: «Temo che la logica di Trento si basi sul peso politico e la nostra valle non garantisce il bacino fiemmese di voti, nonostante Fassa conti il 20% delle presenze turistiche del Trentino con l’indotto economico che ne consegue».

Anche la procuradora Testor, il presidente Pitscheider, i consiglieri di minoranza Ual, il sindaco di Mazzin Nicoletta Dallago si sono espressi a favore dell’intervento di Amplatz, così come il conseier Celestino Lasagna. Infine, il viceprocurador Leopoldo Rizzi (che a fine 2017 lascerà il Consei, in conseguenza alla costituzione del nuovo comune di Sèn Jan di Fassa) ha proposto di dare mandato al Consei di approfondire i dati presentati da Amplatz, al fine di preparare una mozione del Comun general da presentare in Provincia.













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