Le aliquote Imis non si toccano: lo ha deciso il consiglio di Ziano 

La decisione. L’aula ha scelto di lasciare come lo scorso anno deduzioni e detrazioni  Approvata la gestione associata con Predazzo delle procedure di gara per realizzare opere


Francesco Morandini


ZIANO. Sono rimaste invariate come lo scorso anno le aliquote, le deduzioni e le detrazioni d’imposta dell’Imis. Lo ha deciso nell’ultima seduta il consiglio comunale di Ziano.

Imis invariata

L’abitazione principale e assimilati resta esente, escluse le abitazioni di categoria A1, A8 e A9 che pagheranno lo 0,35% con una detrazione d’imposta di 354 euro. La stessa aliquota è applicata alle abitazioni concesse in comodato a parenti di primo grado che l’utilizzano come abitazione principale. Sono esenti anche i fabbricati strumentali all’attività agricola con rendita uguale o inferiore a 25.000 euro. Superando questa soglia si pagherà lo 0,1% con una deduzione d’imponibile di 1500 euro. Esenti pure i fabbricati utilizzati come scuola paritaria e concessi in comodato gratuito a soggetti iscritti all’albo delle organizzazioni di volontariato o al registro delle associazioni di promozione sociale.

La convenzione

Il consiglio ha approvato anche la convenzione relativa all’esercizio in forma associata con il Comune di Predazzo delle procedure di gara per la realizzazione di opere, acquisti di beni o forniture. Un’opportunità per evitare costi inutili, ma soprattutto una valida alternativa all’APAC, l’Azienda Provinciale per gli Appalti e i Contratti, riservata ai Comuni fino ai 5000 abitanti in associazione o convenzione fra di loro, per appalti fino a 500.000 euro. Qualche dubbio è emerso nel corso della discussione circa la durata della convenzione. Dovendo essere presa una decisione anche dal Comune di Predazzo, che non ne aveva ancora parlato, si era in dubbio se prevedere 3 o 5 anni. La scelta è caduta infine sul periodo più lungo tenuto conto della validità della convenzione. Anche perché, ha osservato qualcuno, è comunque prevista la possibilità di recessione, con preavviso, da parte di uno dei Comuni convenzionati.

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