CANAZEI. Dopo l’apertura itinerante del 6 settembre, nelle piazze di Canazei e delle frazioni di Alba e Penia, la 39ª “Gran Festa da d’Istà” è entrata nel vivo nella sempre affollata tensostruttura di Strèda de Pareda. Gastronomia tipica, birra e la musica folk la fanno da padrone, in particolare quest’ultima, con sette concerti sul palco (in quattro giorni) di alcuni dei gruppi più amati dell’area tirolese. L’apice della festa, anche quest’anno, si conferma la sfilata (dalle 14.30 in poi) di domani, quando i ladini di Fassa e delle vallate limitrofe, soprattutto quelle attorno al massiccio del Sella, con addosso i migliori “guanc” - gli abiti tradizionali dai tessuti preziosi e dalle tinte sgargianti - attraversano il centro di Canazei, tra gli applausi del pubblico. In prima fila, a bordo di strade e piazze, valligiani e turisti, richiamati dall’eco che da anni circonda l’evento, hanno di che battere le mani per gli oltre 1100 protagonisti della parata. Sono, infatti, 55 i gruppi presenti e fra questi: 12 bande, 12 compagini di ballo tradizionale, diversi “Paicenadores” (gli “schioccatori” di frusta che ripropongono il modo di comunicare utilizzato, un tempo, negli alpeggi), carrozze, cavalieri e, tra i più simpatici, si contano pure i bovari svizzeri con i loro carretti, nonché il carro più scatenato dei coscritti che, come sempre, chiude il corteo.

Al termine dell’imponente parata, le bande si raccolgono sui prati di Pian de Parèda per l’emozionante concerto finale, ad opera di centinaia di musicisti, diretti dai vari maestri. E per restare in tema di numeri, sono senz’altro da menzionare i 250 volontari che rendono possibile questa festa, amatissima dalla popolazione ladina, organizzata con grande impegno dai Vigili del Fuoco e dalla Croce Bianca di Canazei. (e.s.)