il pericolo

Con il caldo nel fondovalle trentino la processionaria è scesa dagli alberi

Le prime segnalazioni di Trento, Rovereto e Mezzocorona. Particolare attenzione per i cani: i peli urticanti possono avere conseguenze mortali 



TRENTO. I primi giorni di caldo hanno spinto la processionaria a scendere a terra.

Segnalazione arrivano da Rovereto, Trento, Mezzocorona, ossia dl fondovalle.

Una presenza potenzialmente pericolosa. 

Ripetuti contatti fra i peli urticanti della processionaria e l’uomo possono portare anche allo shock anafilattico. Il primo sintomo, dopo il contatto con la pelle, è una dolorosa eruzione cutanea con prurito insistente. Si diffonde sulla pelle scoperta, ma si estende, tramite sudore e sfregamento degli abiti, anche al resto del corpo, provocando un eritema pruriginoso.

La processionaria è inoltre pericolosissima per cavalli e cani che, brucando l'erba od annusando a terra, possono ingerire i peli, con sintomi molto gravi che si manifestano con improvvisa ed intensa salivazione dovuta al processo infiammatorio. Nel caso dei cani, la lingua subisce un rapido ingrossamento e può soffocare l'animale, oltre a distruggere il tessuto cellulare, provocando necrosi e perdita di porzione della stessa. 

In base ai dati 2020, in provincia di Trento le pullulazioni della processionaria del pino interessano mediamente circa 3000 ettari all’anno (30 chilometri quadrati) di formazioni artificiali e naturali di pino.

In particolare, la media era più alta negli anni ’90 rispetto all’ultimo decennio, con un trend generale di riduzione dell’area totale infestata (che nel 1992 era di oltre 7000 ettari), fatto imputabile agli interventi di sostituzione progressiva del pino con latifoglie autoctone in molti boschi di fondovalle.

L’unica evidenza di espansione ancora in atto è quella relativa all’innalzamento di quota (da 1000 a 1400 metri circa) e progressiva colonizzazione di valli a clima più tipicamente continentale. Tali eventi sono in buona parte spiegabili con l’aumento della temperatura registrato negli ultimi decenni.













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