«Circolo Vela, nuove strutture» 

Arco, il Comune sta pensando ad un rinnovo degli immobili lasciando inalterate le cubature


di Leonardo Omezzolli


ARCO. È ancora il Linfano a tenere banco nelle discussioni politiche arcensi e dopo l’approvazione del piano attuativo per i terreni a sud e a nord della strada statale Ss240 si inizia a parlare di progettualità concrete. Oltre alla più volte citata riqualificazione del campeggio Lido di Amsa anche il limitrofo Circolo Vela Arco entra a far parte delle logiche dell’amministrazione che ha tra gli obiettivi quello di dare maggiore “dignità” agli spazi e alle strutture del sodalizio velico di casa. In particolare si sta pensando alla realizzazione di nuove strutture le cui volumetrie rimarrebbero inalterate rispetto a quelle già presenti, ma che siano differenti dagli attuali container in lamiera disposti sui terreni in comodato al Cva. Al vaglio degli amministratori inoltre vi sarebbe la possibilità di acquisire attraverso Amsa alcuni terreni, attualmente appartenenti al Comune di Torbole, che il Circolo velico già oggi utilizza come deposito per imbarcazioni e carrelli. Il tutte rientrerebbe nella logica di consolidare le attività e le competizioni che il Circolo Vela Arco organizza durante l’anno e che portano sul territorio e in tutto il Garda Trentino un significativo contributo a quel turismo improntato sull’outdoor che dati alla mano sostiene una buona parte dell’economia locale. A darne notizia lo stesso primo cittadino Alessandro Betta. «Recentemente sono andato a fare un sopralluogo al sistema del Circolo velico proprio durante una di queste manifestazioni - ha dichiarato Betta -. Appare subito chiaro quanto sia importante il lavoro e l’operato che viene svolto dal Circolo. Adesso che abbiamo approvato il piano - ha sottolineato il sindaco - è importante trovare una progettualità d’intervento che dia a questa società la possibilità di realizzare nel migliore dei modi eventi importanti con regate internazionali della durata di più giorni, a volte anche più lunghi di un fine settimana e che a pieno titolo fanno parte del grande sistema turistico del Garda Trentino». Operazione simile era già stata avviata anni fa con l’individuazione, proprio sul suolo del Cva, dell’unione dei vari circoli velici altogardesani. «Un progetto che non si è riusciti a portare avanti e a concretizzarsi per varie questioni - ha precisato Betta -, ma sul Circolo ci sono delle tematiche importanti che meritano l’attenzione di noi amministratori. C’è un terreno utilizzato per posizionare barche e carrelli che è nel territorio del Comune di Torbole. Chiederemo ad Amsa di capire se può acquisire quel terreno perché il Cva ne ha bisogno anche a fronte delle oltre 15 manifestazioni annuali tutte di rilievo nazionale o internazionale».













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